Arte Africana dalla Collezione Han Coray 1916-1928. Han Coray Ritratto di un collezionista

16 marzo - 30 giugno

Lugano, Museo Cantonale d'Arte

Il Museo Cantonale d'Arte presenta in primavera un'importante mostra dedicata alla collezione d'arte africana di Han Coray (1880-1974). Una seconda esposizione complementare permetterà di approfondire la figura del collezionista, mecenate e gallerista Han Coray.

La mostra Arte africana dalla collezione Han Coray 1916-1928, curata da Miklós Szalay, Direttore del Dipartimento Arte Africana del Völkerkundemuseum der Universität Zürich di Zurigo, propone una selezione di 202 straordinari esempi di scultura africana tradizionale, provenienti dall'Africa centrale e occidentale, soprattutto dallo Zaire e dalle etnie più rappresentative di zone culturalmente ed artisticamente importanti. Vi sono rappresentate le culture Dan, Guro e Baule (Costa d'Avorio), Benin (Nigeria), Fang (Gabon), Yombe (Congo), Mangebtu, Yaka, Pende, Lega, Kuba, Luba e Songye (Zaire) e Chokwe (Angola).


Arte Africana dalla Collezione Han Coray 1916-1928

Le opere furono acquistate da Han Coray principalmente durante la prima metà degli anni venti su consiglio e presso il gallerista Paul Guillaume, che, nel periodo fra le due guerre, fu il maggior esperto europeo di scultura africana e divulgò attraverso scritti critici l'interesse per i valori estetici insiti nell'"art nègre". Contemporaneamente consigliava e forniva opere d'arte africana al più grande collezionista americano Albert C. Barnes. Nel loro insieme sistematico e coerente sono testimonianza di un particolare collezionismo nato all'inizio del secolo scorso nell'ambito del clima culturale ed artistico delle avanguardie parigine. E' importante inoltre ricordare che la collezione d'arte africana Han Coray è uno dei primi esempi europei di raccolta privata di questo genere, incentrata su valori estetici e non etnografici. La selezione delle opere esposte, effettuata all'interno della più ampia dotazione del Völkerkundemuseum - sono 500 i pezzi appartenenti al museo, scelti sui 2400 dell'iniziale collezione Coray - è una testimonianza evidente del gusto personale di Han Coray , incentrato sull'acquisizione di serie d'oggetti dalla stessa funzione con l'intento di creare un "monumento all'arte africana".

Mostra a cura di Miklòs Szalay, Direttore Dipartimento Arte Africana del Völkerkundemuseum Der Universität Zürich, Zurigo
Coordinamento organizzativo: Völkerkundemuseum der Universität ZY®rich, Zurigo; Art Centre Basel, Basilea; Museo Cantonale d'Arte, Lugano
Catalogo: Afrikanische Kunst: Aus der Sammlung Han Coray 1916-1928, Prestel München, 1995 Testi di Georg Baselitz, Irma Breitwieser, Rudolf Koella, Fritz Kramer, Richard Kriesche, Gérald Minkoff, Muriel Olesen, Chéri Samba, Werner Schmalenbach, Daniel Spoerri, Harald Szeemann, Miklòs Szalay.
Edizione in tedesco e in inglese.


Han Coray Ritratto di un collezionista Mostra a cura di Rudolf Koella, autore della biografia Han Coray (Scheidegger & Spiess, Zurigo 2001) Coordinamento organizzativo: Museo Cantonale d'Arte, Lugano.La mostra dedicata alla raccolta di arte africana è accompagnata da un'esposizione dal titolo "Han Coray. Ritratto di un collezionista", curata da Rudolf Koella, volta a presentare in modo esaustivo e coerente i contatti di Coray con artisti ed amici legati alla cerchia Dada di Zurigo. Infatti la prima mostra Dada fu allestita nel 1917 nella sua galleria a Zurigo. Han Coray, cresciuto in un orfanatrofio a San Gallo, si formò a Zurigo come maestro di scuola elementare diventando presto un innovatore in campo pedagogico. Acquistò notorietà con la sua attività di gallerista e di collezionista. Nella sua galleria di Zurigo, inaugurata nel 1916 presentava artisti della pittura moderna francese (Renoir, Pissarro, Gauguin, van Gogh, Redon), artisti delle avanguardie (Jawlensky, Kandinsky, Feininger, Klee) e i dadaisti. Fu mecenate per giovani artisti svizzeri come Johann von Tscharner, Max Gubler e Ignaz Epper, aiutandoli finanziariamente e offrendo loro alloggi e ateliers. Dopo il matrimonio con una ricca olandese, Dorrie Stoop, iniziò una intensa attività di collezionista di pittura antica e scultura lignea medievale.
Attraverso una sessantina di opere di André Dérain, Pablo Picasso, Ignaz Epper, Max Gubler, Hans Richter, Hans Arp, Otto van Rees, Oskar Kokoschka, Wilhelm Lehmbruck, Walter Helbig, Paul Klee, Wassily Kandinsky, provenienti da collezioni pubbliche e private svizzere, vengono ripercorse alcune fondamentali tappe della sua vita e le principali sue attività culturali svolte durante gli anni dieci.

L'insieme delle mostre è accompagnato da un catalogo della collana "Prospettive" con testi di Marco Franciolli, Rudolf Koella, Carla Burani.