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L'AUTORITRATTO.
Dipinti di maestri del '900 dalla Collezione Raimondo Rezzonico
28 luglio - 15 dicembre 2002 Locarno, Pinacoteca Casa Rusca
La mostra "L'autoritratto. Opere di maestri del '900 dalla Collezione Raimondo Rezzonico" si inserisce in un percorso volto a portare alla pubblica fruizione materiali abitualmente custoditi in collezioni private, che ha avuto un interessante precedente in Casa Rusca con la presentazione, dieci anni fa, della Collezione de "La Nazionale Svizzera Assicurazioni".
Il progetto, messo a punto dall'allora direttore Pierre Casè, viene ora ripreso con questa mostra che attinge all'importante collezione ticinese di Raimondo Rezzonico - imprenditore locarnese scomparso lo scorso anno, a lungo Presidente del Festival Internazionale del Film di Locarno - che ha focalizzato buona parte delle sue acquisizioni sul tema dell'autoritratto, riuscendo a raccogliere quasi 400 opere tra oli, disegni ed acquerelli, opere grafiche.
Per l'esposizione si è operata una selezione mirata a dare una buona esemplificazione del contenuto della collezione stessa e della sua estensione geografica, con l'intento però di ricostruire all'interno di essa - e a questo contribuirà l'allestimento - affinità e differenze tra i vari approcci a questo genere pittorico. La presentazione segue in linea di massima una successione cronologica, ma non mancano accostamenti di opere di epoche diverse, affini per poetica e/o impianto compositivo.
La mostra, che si sviluppa sui tre piani di Casa Rusca, accoglie centocinquanta opere ripartite tra dipinti su tela e su tavola e lavori su carta (acquerelli, chine, matite, fotografie), databili e datate lungo tutto l'arco del secolo passato partendo da un'acquaforte di Hans Richer del 1903 per giungere ad un grande dipinto di Bruno Ceccobelli del 1984.
In questo lungo percorso si ritrovano capolavori di prestigiosi maestri italiani tra i quali Irolli, de Chirico, Campigli, Balla, Fontana, Funi, Morlotti, Rosai, Sassu, Sironi, Soldati, Afro, Vedova, mentre fra gli svizzeri si possono ricordare Amiet, Cotti, Erni, Filippini, Pauli, Schurch, Weiss. Numerosi comunque gli artisti di altre provenienze e culture come Derain, Dine, Dominguez, Foujita, Leger, Picabia, Kokoschka, de Vlaminck.
Una piccola sezione è infine riservata a una serie di minidipinti provenienti dalla collezione dello scrittore e scenografo emiliano Cesare Zavattini, che saranno introdotti da un curioso Autoritratto con occhio nero eseguito dallo stesso Zavattini.
La mostra, che è curata da Luigi Cavadini ed era stata progettata assieme a Raimondo Rezzonico prima dell'improvvisa scomparsa, sarà accompagnata da un esaustivo catalogo in tre lingue (italiano, francese e tedesco) introdotto da testi di Luigi Cavadini, Ferruccio Marcoli e Grytzko Mascioni.
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