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CARLA BADIALI (1907-1992).
DIPINGERE LA GEOMETRIA
Novedrate, Municipio,
Salone polivalente
4 25 novembre 2007
Informazioni: Tel . 031.790343
Ricorre questanno
il centenario della nascita di Carla Badiali, una delle figure di primo
piano del-lastrattismo storico italiano e il suo Comune di nascita,
Novedrate (CO) intende ricordare lavvenimento con unimportante
rassegna antologica che sarà allestita nel Salone polivalente del
Municipio.
Per inquadrare lopera di questartista è opportuno ricordare
che a partire dagli anni Trenta in Italia prende vigore una ricerca artistica
che afferma il valore di forma e colore indipendentemente dai riferimenti
immediati al mondo reale. Ciò conduce ad uno sviluppo dellarte
in direzione astratto-geometrica (già ben radicata in Europa e
a Parigi in particolare) che si manifesta quasi contemporaneamente in
due luoghi ben definiti, in città della Lombardia: a Como (oltre
a Badiali vanno ricordati in particolare Aldo Galli, Mario Radice e Manlio
Rho) e a Milano (Bogliardi, Ghiringhelli, Reggiani, Licini, Fontana, Melotti,
Soldati, pittori attivi presso la Galleria del Milione).
Carla Badiali è lunica donna tra tanti uomini; gli si affiancherà
nel 1942 Carla Prina, che diventerà poi moglie di Alberto Sartoris,
figura significativa per la diffusione della conoscenza degli artisti
comaschi fuori dai confini provinciali.
Nata a Novedrate (Como)
nel 1907, Carla Badiali trascorre gli anni dellinfanzia e delladolescenza
in Francia, a SantEtienne, dove la famiglia si trasferisce per motivi
di lavoro e dove mostra un precoce interesse per la musica e la pittura.
Tornata in Italia, a Como, prosegue i suoi studi presso lIstituto
Nazionale di Setificio. Nel corso degli anni Venti Carla Badiali realizza
opere raffiguranti paesaggi e nature morte, che si inseriscono nel solco
della tradizione, mentre a partire dal 1932 si avvicina allastrattismo
sviluppando una ricerca che sa essere originale ed autonoma rispetto agli
stimoli che le giungono doltralpe e so-prattutto rispetto alle esperienze
che intanto vanno compiendo in città Manlio Rho e Mario Radice.
La sua attività
primaria in questi anni (ma anche poi nei decenni successivi) si sviluppa
nel campo del disegno tessile, dove svolge dapprima il ruolo di coordinatrice
di uno dei laboratori già attivi e affermati in città (Castelli
e Bari) e dove avvia poi un suo proprio studio di progettazione che servirà
numerose e importanti aziende tessili di varie parti dEuropa, del
Giappone e degli Stati Uniti.
La sua presenza nel mondo dellarte è comunque particolarmente
attiva: nel 1938 aderisce al gruppo Valori Primordiali, di
cui fanno parte anche Terragni e Lingeri, e tre anni dopo sottoscrive
il Manifesto del Gruppo primordiali futuristi SantElia.
Partecipa quindi ad una serie di prestigiose esposizioni tra cui ricordiamo
la III Mostra del Sindacato Nazionale di Belle Arti nel Palazzo dellArte
di Milano nel 1941, la XXIII Biennale di Venezia nel 1942, la IV Quadriennale
nazionale darte di Roma nel 1943.
La produzione artistica di Carla Badiali si interrompe per tutta la durata
del secondo conflitto mondiale, ma lartista riprende ad esporre
già nel 1951, anche se limpegno maggiore si registra a partire
dal 1966, quando una nuova presenza alla Biennale di Venezia nellambito
della mostra Aspetti del primo astrattismo italiano Milano-Como
1930-1940 rilancia lattenzione sul suo lavoro.
La sua prima personale,
alla Galleria Cadario di Milano (e poi nella sede romana della stessa
Galleria) risale al 1967. Da allora numerose sono le mostre che ne documentano
la ricerca, fra cui molte personali a Milano (Vismara Arte Contemporanea,
1969; Galleria Milano, 1978; Galleria Arte Struktura, 1984 e, dopo la
morte, Nuova Galleria Carini 1992), Genova (Galleria Martini e Ronchetti,
1978), Como (Serreratti 1975, 1976, 1983), Novedrate (Puntounoarte, 1981),
Torino (Saletta Rossa, 1990 e, poi, Galleria Narciso, 1995), Vigevano
(Galleria il Nome, 1984) e Finale Ligure (Valente Arte Contemporanea,
1991).
Fra le mostre monografiche pubbliche, la più importante è
quella tenuta presso la Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi a Como nel
1990, dedicata alla sua produzione degli anni 1933-1943, a cura di Giovanni
Anzani.
Nella sua ricerca, particolare rilievo ha avuto il collage, usato come
strumento fondamentale per la costruzione dellimmagine da realizzare
poi ad olio o ad acrilico, ma anche in funzione autonoma di opera compiuta.
Labitudine di realizzare piccoli appunti (con collage di pochi centimetri
quadrati o disegni sui frammenti più diversi di carta) lha
accompagnata fino alla fine come dimostrano i numerosi realizzati dopo
gli ottantanni e rimasti nello studio a documentazione di una vena
creativa non certo esaurita.
La mostra che il Comune di Novedrate dedica a Carla Badiali intende illustrarne
il percorso creativo partendo da alcuni appunti giovanili
di carattere figurativo, per soffermarsi poi sulla produzione storica
degli anni fondamentali della sua ricerca (anni Trenta-Quaranta) e raccontare
quindi levoluzione dei decenni successivi con opere selezionate
sia fra i collage che fra i dipinti.
Saranno esposte una cinquantina di opere, documentando come le varie tecniche
(olio, disegno, collage, acrilico) abbiano reso molto ricco il suo alfabeto,
consentendole risultati diversificati e qualificati per ciascuna modalità
di lavoro.
La rassegna è curata da Luigi Cavadini e accompagnata da un apposito
catalogo che riprodurrà tutte le opere in mostra, edito da Silvana
Editoriale.
A suggellare il centenario della nascita, per il mese di novembre è
anche prevista luscita in libreria, sempre da Silvana Editoriale,
del Catalogo generale dellopera di Carla Badiali, risultato di una
lunga ricerca condotta negli scorsi anni da Luigi Cavadini, che permetterà
di documentare in modo pressoché completo, con la presentazione
di oltre 500 opere, tutta la produzione dellartista.
CARLA BADIALI.
Catalogo generale
AUTORE:
Luigi Cavadini
EDITORE: Silvana Editoriale
FORMATO: 24x28 cm
PAGINE: 240
PREZZO: Euro 60,00
Nel centenario della
nascita dellartista, Silvana Editoriale pubblicherà entro
il 2007 il catalogo generale della produzione di CARLA BADIALI (1907-1992),
che permetterà di fare il punto sulla sua ricerca pittorica che
si è sviluppata per circa sessantanni nellambito dellastrazione
geometrico-lirica.
Carla Badiali è una delle figure di primo piano dellastrattismo
storico italiano. Con altri artisti comaschi - Aldo Galli, Mario Radice
e Manlio Rho - costituisce uno dei poli (laltro è quello
attivo attorno alla Galleria del Milione a Milano) dellevoluzione
dellarte italiana in direzione astratto-geometrica a partire dagli
anni Trenta.
Nata a Novedrate (Como) nel 1907, trascorre gli anni dellinfanzia
e delladolescenza in Francia, a SantEtienne, dove la famiglia
si era trasferita per motivi di lavoro e dove mostra un precoce interesse
per la musica e la pittura. Tornata in Italia, a Como, prosegue i suoi
studi presso lIstituto Nazionale di Setificio.
Nel corso degli anni Venti Carla Badiali realizza opere raffiguranti
paesaggi e nature morte, che si inseriscono nel solco della tradizione,
mentre a partire dal 1933 si avvicina allastrattismo sviluppando
una ricerca che sa essere originale ed autonoma rispetto agli stimoli
che le giungono doltralpe e soprattutto rispetto alle esperienze
che intanto vanno compiendo in città Rho e Radice.
La sua attività primaria in questi anni (ma anche poi nei decenni
successivi) si sviluppa nel campo del disegno tessile: dapprima è
coordinatrice di uno dei laboratori già attivi e affermati in
città (Castelli e Bari) e poi apre un proprio studio di progettazione
che servirà numerose e importanti aziende di stampa su seta.
La sua presenza nel mondo dellarte è comunque particolarmente
attiva: nel 1938 aderisce al gruppo Valori Primordiali, di
cui fanno parte anche Terragni e Lingeri, e due anni dopo sottoscrive
il Manifesto del Gruppo primordiali futuristi SantElia.
Partecipa quindi ad una serie di prestigiose esposizioni tra cui ricordiamo
la III Mostra del Sindacato Nazionale di Belle Arti nel Palazzo dellArte
di Milano nel 1941, la XXIII Biennale di Venezia nel 1942, la IV Quadriennale
nazionale darte di Roma nel 1943.
La produzione artistica di Carla Badiali si riduce notevolmente negli
anni del secondo conflitto mondiale, ma lartista riprende ad esporre
già nel 1951. La sua prima personale è del 1967 e da questo
momento lattenzione alla sua pittura si fa più viva, con
esposizioni in importanti gallerie in varie città dItalia,
a Milano, Roma, Genova, Vigevano, Torino, Finale Ligure, oltre che, naturalmente,
a Como.
La ricerca e la redazione del Catalogo generale è stata condotta
in questi anni in prima persona da Luigi Cavadini, uno dei maggiori esperti
dellastrattismo comasco, già autore del catalogo generale
dellopera di Aldo Galli (2003), che ha setacciato le collezioni
private di varie parti dItalia alla ricerca delle opere ora confluite
nel catalogo, dove sono documentati e illustrati circa 500 lavori - dipinti
(su tela, su cartone, su tavola) collage e opere su carta (tempere, inchiostri,
matite) - realizzati dallartista tra la metà degli anni Venti
e il 1992, anno della morte.
Molto utili, per illustrare i percorsi creativi dellartista, sono
i vari passaggi che conducono dalla prima idea allopera definitiva,
ben leggibili nei disegni, negli studi e nei collage che accompagnano
le opere maggiori e ne costituiscono una premessa indispensabile.
Il volume sarà in libreria alla fine di novembre del 2007.
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