|
PAM Paolo Mazzuchelli - Opere
1982-2002
CAMESI - Genesi di un processo creativo. Tavole della memoria
Museo Villa dei Cedri - Bellinzona, Piazza San Biagio 9
11 ottobre 2002 - 19 gennaio 2003
PAM
- Paolo Mazzuchelli Opere 1982-2002
Paolo Mazzuchelli PAM (Lugano 1954) frequenta l'Accademia di belle arti
di Brera a Milano dal 1971 al 1975. Nel 1982 vince il primo premio alla
mostra/concorso di disegno indetta dal comune di Chiasso dove tiene la
sua prima esposizione di rilievo presso la Galleria Mosaico. Osservatore
attento del panorama artistico contemporaneo Mazzuchelli ha scelto di
vivere e lavorare nel Canton Ticino pur mantenendo rapporti di scambio
ed espositivi con altre realtà, la Svizzera d'Oltralpe e l'Italia
in modo particolare. Nel 1992 e nel 1993 gli è stata assegnata
la Borsa federale delle belle arti.
Seguito da tempo
dal Museo quale artista tra i più interessanti della sua generazione,
Mazzuchelli ha depositato a Villa dei Cedri un ricco corpus di sue opere
su carta a documentazione di un percorso creativo che si sviluppa dagli
anni '80 a oggi.
La base del lavoro di PAM, di radice surrealista, espressionista e informale,
trova nell'esplorazione del gesto istintivo e immediato, nello scandaglio
del segno, nella stimolazione del caso le proprie coordinate. La grafica,
che ha sempre avuto un ruolo primario nel suo lavoro, assume a partire
dagli anni '90 un'importanza esclusiva. L'artista si concentra su mezzi
a materialità ridotta (carta, grafite, carboncino, china) e lavora
sulle tracce lasciate dal corpo su grandi fogli con una complessa trama
gestuale e segnica, via via più definita e cesellata nella definizione
delle forme, creando "grandi immagini di poesia visiva". La
natura, il corpo, la parola, sono i cardini intorno ai quali ruota il
suo lavoro che, negli ultimi anni, si colloca sotto il segno lento e meditato
dell'incisione con la produzione di grandi monotipi concepiti per cicli
e ottenuti da lastre di legno o linoleum stampate a colori.
A Minusio, presso
il centro Elisarion si espone in contemporanea la produzione più
recente dell'artista. Un ciclo di immagini dedicate al tema della memoria,
contraddistinte da una tonalità psichedelica che, unita all'eccessività
dei formati e alla esuberante vitalità delle forme, all'intrecciarsi
di immagini colte e fumetto, di scrittura automatica e citazioni, di perfezione
tecnica e casualità, dichiara quanto profondamente l'artista ticinese
abbia saputo elaborare le parti più vitali della cultura underground.
CAMESI
- Genesi di un processo creativo. Tavole della memoria
Gianfredo Camesi (Menzonio 1940), artista ticinese tra i più affermati
a livello internazionale, ha ottenuto ampi riconoscimenti e ha partecipato
a numerose mostre collettive in Svizzera e all'estero, tra cui si segnala
la grande retrospettiva al Kunstmuseum di Berna e al Musée d'art
et d'histoire a Neuchâtel nel 1994. Ha realizzato diversi interventi
in chiese, edifici e spazi pubblici, in particolare al Politecnico federale
di Losanna, all'Università di Neuchâtel, alla Bibliothèque
Municipale de la Cité a Ginevra, per la sede del Credit Suisse
di Chiasso e nella chiesa di Melide.
Il percorso espositivo
propone la genesi del processo creativo di Camesi: attraverso i temi cardine
una sintesi della sua ricerca artistica, svolta per cicli tematici sviluppati
partendo da un concetto o da un segno emblematico. Prende avvio con un
ciclo di 19 rilievi in granito, legno e vetro e tecnica mista composti
di 9 pannelli ognuno, che in una sala-cappella al Museo ricreano l'ambiente
dell'oratorio di Menzonio in Valle Maggia, e prosegue con i progetti per
l'installazione Vacuité terrestre, commentata da Hans Christoph
von Tavel al centro dell'intervento espositivo all'Officina di Magliaso.
Innumerevoli schizzi, consultabili in raccoglitori, documentano la genesi
delle opere Alchimia della visione, Chemins du corps e Formes
de lumière. Il percorso si conclude con una serie di autoritratti
e con il documentario realizzato da Adriano Kestenholz.
In occasione della
mostra si pubblica la plaquette di Pagine d'Arte "Tavole della memoria"
con 12 disegni e 12 fotografie in cui Matteo Bianchi scrive: "Sul
tavolo dell'atelier, le tavole della memoria disposte fra luci e ombre,
infinite carte. E poi c'è di tutto: matite, pennelli, mozziconi,
barattoli. In queste tavole - la fotografia, il disegno - si dispone la
forma poetica dell'immagine, la sua insorgenza. E' il cantiere della memoria,
la memoria di un cantiere personale che custodisce i diversi impulsi,
elabora gli stimoli. Appare il luogo del progetto, del processo creativo.
Si disegna l'appunto della memoria, prende corpo lo spunto per l'avvenire".
Le
carte del Museo - Depositi a vista
L'immagine del secondo piano del Museo è quella di un'affollata
quadreria che da un lato contrasta certi allestimenti asettici di operatori
esangui, ma dall'altro soprattutto rivela il meglio di sé per somma
di analogie.
Disegni e carte dipinte, incisioni eseguite secondo le diverse tecniche
si allineano in parete disposte su più file, oppure sostano, sempre
visibili, distese o allineate in apposite strutture di deposito.
In breve tempo, e in uno spazio limitato, si possono fare incontri straordinari
e consueti, attraversare mondi fantastici e reali che differiscono fra
loro, ma sanno rivelare speciali affinità di umore e di linguaggio.
Sono immagini forti, in dialogo fra loro, pronte a ricevere la nostra
visita e soprattutto capaci di regalare sempre nuove emozioni e di offrire
conferme.
Un elenco è impossibile: basti sapere che le carte appese sono
250 e quelle visibili nelle scansie sono altrettante, pronte nel tempo
a spostarsi, soggette a mobilità frequente.
Nel percorso si leggono stampe locali e fogli del Fondo antico, disegni
e carte dipinte tra Otto e Novecento nel contesto svizzero-lombardo, del
piccolo Novecento ticinese oppure dell'Accademia di Brera.
Si incontrano parecchie opere su carta di artisti contemporanei operanti
nella regione, scelte dai fondi monografici; carte informali di forte
suggestione espressiva oppure legate all'astrazione lirica, incisioni
di vibrante impronta rustica oppure legate alle diverse sperimentazioni
tecniche e linguistiche.
Al primo impatto il visitatore sarà forse un poco turbato da questo
particolare tratto del carattere del museo, dalle sue molte carte, ma
poi trova un filo rosso che ne lega alcune alla sua sensibilità,
al suo gusto individuale.
Almeno così speriamo, anche perché l'apparente disordine
di un allestimento carico si fonda su alcuni criteri che certamente sapranno
orientare il visitatore a leggere qualità nella quantità,
a sentirsi a proprio agio nel silenzio della moltitudine.
SCHEDE
TECNICHE
PAM PAOLO MAZZUCHELLI
Opere 1982-2002
Visite guidate: su
richiesta scritta (lettera o fax) per gruppi fino a 25 persone. Prezzo:
fr. 150.- + biglietto d'entrata
Animazioni: Visite
guidate per scolaresche e gruppi di bambini. Informazioni e prenotazioni
presso l'animatrice Maria Rosa Mutti, tel. 091 966 67 90.
Catalogo: Catalogo
edito da Pagine d'Arte a cura di Daria Caverzasio Hug con testi di Matteo
Bianchi, Daria Caverzasio Hug, Rita degli Esposti, Peter Killer, Martin
Kraft.
Con il sostegno di:
MIGROS Percento culturale
Si ringrazia:
Repubblica e Cantone Ticino
Fondazione Giorgio Molo, Bellinzona
In contemporanea
presso il Centro culturale Elisarion a Minusio si espone la produzione
più recente dell'artista
12 ottobre 2002 - 10 novembre 2002
Inaugurazione: 11 ottobre 2002 ore 19
Orario d'apertura: martedì: 14-17 venerdì - domenica: 16-19
entrata libera
Per visite fuori dagli orari di apertura telefonare allo 091 / 743 66
71
Centro culturale Elisarion Minusio, Via Rinaldo Simen 3 - 6648 Minusio
tel. 0041 (0)91 743 66 71, fax 743 66 03 e-mail: centro.elisarion@minusio.ch
www.minusio.ch
CAMESI Genesi di un
processo creativo - Tavole della memoria
Visite guidate: su
richiesta scritta (lettera o fax) per gruppi fino a 25 persone. Prezzo:
fr. 150.- + biglietto d'entrata
Animazioni: Animazioni
per famiglie a cura di Carmen Opreni-Nizzola. Informazioni e prenotazioni
presso il Museo.
Catalogo: Album plaquette
edito da Pagine d'Arte a cura di Matteo Bianchi con 12 disegni e 12 fotografie
Si ringrazia:
l'Associazione Amici di Villa dei Cedri
Si segnala l'esposizione
Gianfredo Camesi. Vacuité terrestre in corso presso l'officinaarte
di Magliaso fino al 17 ottobre 2002, accompagnata da un catalogo con testi
di Hans Christoph von Tavel e Claudio Guarda.
Orario d'apertura: mercoledì 20-22, sabato e domenica 14-17
e-mail info@officina-arte.ch,
www.officina-arte.ch
|
|