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OMAGGIO AI MAESTRI INTELVESI ERCOLE FERRATA E CARLO INNOCENZO CARLONI.Sculture e Dipinti dal Museo Diocesano di Arte Sacra di Scaria d’Intelvi
7 novembre 2010 - 13 febbraio 2011
Como, Pinacoteca Civica (via Diaz 84)
Ricorre nel 2010 il quarto centenario della nascita di Ercole Ferrata (Pellio Inferiore, Como 1610 - Roma 1686), uno dei protagonisti della scultura barocca romana, accanto ad Alessandro Algardi e a Giovanni Lorenzo Bernini, con i quali più volte ha avuto occasione di lavorare.
La trasmissione del mestiere fu una delle occupazioni più avvertite dallo scultore, secondo la migliore tradizione dei maestri intelvesi. Furono suoi allievi il fiorentino Giovanni Battista Foggini e il maltese Melchiorre Cafà (la cui promettente attività certamente lo avrebbe condotto a rivaleggiare con il Bernini, a dire dei contemporanei, se non fosse stata conclusa in anni giovanili).
Dopo la morte del Ferrata pervennero alla comunità parrocchiale del paese di origine 8 statuette lignee raffiguranti la Vergine del Rosario e vari Santi, fra la grande quantità di bozzetti, calchi dall’antico e opere di vari autori conservate nel suo Studio in Roma.
Le statuette lignee, di proprietà della parrocchia di Pellio, sono depositate presso il Museo Diocesano di Scaria d’Intelvi, dove sono in corso i lavori di riqualificazione funzionale dell’immobile che verranno portati a compimento entro il prossimo anno, unitamente ad alcuni interventi d’urgenza su parte delle collezioni, quali la disinfestazione delle opere lignee. L’intervento si inserisce nell’ambito dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale “Magistri Comacini”, promosso nel 2005 dalla Regione Lombardia, e partecipato da diversi partner del territorio, da Fondazione Cariplo e dalla Provincia di Como, soggetto responsabile dell’intero progetto, in coordinamento con il Politecnico di Milano.
La mostra consentirà pertanto al pubblico degli studiosi e degli appassionati d’arte di avvicinarsi ed apprezzare, per la prima volta, capolavori di altissimo livello qualitativo e stimolante suggestione, la cui attribuzione è ancora oggetto di approfondimento, ma che sono in relazione con diversi bozzetti in terracotta ed opere di maggiore dimensioni in marmo e in legno, di Ercole Ferrata, Melchiorre Cafà e François Du Quesnoy, conservate a Roma, in San Pietro, e in alcune chiese dell’isola di Malta.
Su un altro versante dell’emigrazione dei maestri intelvesi, è da porre l’apprezzata presenza di magistri in paesi d’Oltralpe, negli stati asburgici e tedeschi. Tra di essi spicca Carlo Innocenzo Carloni (Scaria 1687-1775), un pittore che per lunghi anni ha operato, soprattutto con la tecnica dell’affresco, nella Vienna imperiale, dove ha, fra l’altro, eseguito una rara serie di sei ritratti di personaggi appartenenti alla famiglia De Allio, attivi a Corte come architetti di fortificazioni e militari, che riprendono i modelli della produzione fiammingo-francese.
Questi superbi ritratti, inseriti in antiche cornici lignee, sono pervenuti in proprietà del Comune di Lanzo d’Intelvi (di cui Scaria è frazione) e depositati presso il Museo Diocesano.
Il loro recente restauro ha suggerito questo accostamento in mostra alle sculture legate dal Ferrata, proponendo così, nell’occasione, opere che costituiscono capolavori della migliore ritrattistica internazionale del tempo.
Presentando opere legate all’esperienza dei più celebrati artisti dell’emigrazione intelvese, la rassegna si pone come degno omaggio ad Ercole Ferrata, la cui attività sarà documentata da un ricco apparato figurativo illustrante le opere più significative realizzate dallo scultore a Napoli, Roma, Siena e Wroclaw (Breslavia in Polonia), frutto di una campagna fotografica effettuata appositamente per l’occasione.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo (quinto numero della collana “I Quaderni della Pinacoteca civica”) con saggio critico su Ercole Ferrata di Elena Bianca Di Gioia, esperta della scultura barocca romana.
L’inaugurazione della rassegna, che resterà aperta fino al 13 febbraio 2011, è prevista per sabato 6 novembre alle ore 15.30.
Iniziative collaterali
- Attività educative specifiche per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola primaria di primo grado. L’attività si articolerà in due momenti: la visita della mostra, che favorisce la lettura immediata e originale del testo artistico, e il laboratorio, che sottolinea il ruolo fondamentale dell’attività del fare.
- Iniziative per i bambini: laboratori creativi il sabato pomeriggio: saranno i protagonisti dei ritratti di Carlo Innocenzo Carloni a “raccontarsi” direttamente ai partecipanti, che realizzeranno poi “una carta d’identità creativa” per ciascuno di loro. Ogni laboratorio può essere vissuto come esperienza autonoma e costruttiva, oppure integrata partecipando anche agli altri incontri.
Informazioni: Musei Civici Como, tel 031 269869 031 252550 http://museicivici.comune.como.it/
Enti promotori
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- Comune di Como, Assessorato alla Cultura, Musei Civici
- Associazione per la Protezione del Patrimonio Artistico e Culturale della Valle Intelvi, San Fedele Intelvi
- Museo Diocesano di Arte Sacra di Scaria Intelvi
Ente Organizzatore
- Comune di Como
Assessore alla Cultura: Sergio Gaddi
Dirigente Musei Civici: Tullio Saccenti
Patrocinio di
- Regione Lombardia
Enti Sostenitori
- Provincia di Como, Assessorato a Cultura, Politiche per la Tutela e Valorizzazione dei Beni Architettonici e Artistici
- Comune di Lanzo Intelvi
Progetto e curatela della mostra
- Maria Letizia Casati (Musei Civici, Como)
- Ernesto Palmieri (APPACuVI, San Fedele Intelvi)
- Daniele Pescarmona (Soprintendenza per i BB. SS. AA., Milano)
Sponsor
- ICOS, Pellio Intelvi
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Consorzio Como Turistica
- Inner Wheel Club Como
- Aleph (studio fotografico), Como
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