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HENRI CARTIER-BRESSON
La collezione Sam, Lilette et Sébastien Szafran
Martigny, Fondation Pierre
Gianadda
18 novembre 2005 19
febbraio 2006
Sito internet: www.gianadda.ch
Martigny racconta
la storia di una lunga amicizia tra tre famiglie: Sam, Lilette et Sébastien
Szafran; Henri Cartier-Bresson et Martine Franck-Cartier-Bresson; Léonard
et Annette Gianadda. Vanno ricordate a questo proposito la mostra di Henri
Cartier-Bresson «dessins et photos» del 1989, quella dedicata
a Sam Szafran nel 1999, i ritratti di Léonard eseguiti da Henri
(1994), il deposito della Collection Franck da parte di Evelyn Franck,
la madre di Martine Franck-Cartier-Bresson (1998), e infine la commissione
a Sam Szafran e a Joan Gardy-Artigas di due ceramiche monumentali Escalier
e Feuillages per due pareti esterne del Parco delle sculture della Fondazione.
Infine, per concludere, la concessione in deposito permanente alla Fondation
Pierre Gianadda da parte della famiglia Szafran, di questo insieme eccezionale
di fotografie, che costituisce senza dubbio la raccolta più consistente
di opere di Cartier-Bresson in mani private.
Tutte queste fotografie in bianco e nero sono state offerte agli Szafran
da Henri Cartier-Bresson in forza di unamicizia lunga più
di trentanni, alimentata da chiacchierate appassionate, da incontri
conviviali, da passeggiate a Parigi, e anche da qualche screzio
In modo sorprendente questa collezione è un riflesso abbastanza
fedele dellopera di Henri Cartier-Bresson. Vi si ritrovano foto
di gioventù, di grandi incontri, di momenti storici, paesaggi vicini,
paesi lontani, volti amati e volti di artisti (Pierre Bonnard, Henri Matisse,
Alberto Giacometti, Francis Bacon, Richard Lindner, Lap Sze-To) e di scrittori
(James Lord, René Char, Gérard Régnier, detto Jean
Clair, Louis-René des Forêts) completati da qualche immagine
firmata da amici comuni (Man Ray e Robert Doisneau, senza dimenticare
Martine Franck).
Molte foto sono dedicate. Giochi di parole, calembours o versi improvvisati,
queste dediche evocano un rapporto fraterno che si è interrotto
solo con la morte di Henri.
PAVILLON
SZAFRAN
Dopo linaugurazione nel 2003 della Cour Chagall, la Fondation Pierre
Gianadda si arricchisce ora del Pavillon Szafran, sulle cui pareti vengono
installate Escalier e Feuillages, due ceramiche monumentali di Sam Szafran
e J. Gardy-Artigas, che si inseriscono nel parco delle sculture della
Fondazione con una gamma cromatica eccezionale, a sviluppo orizzontale,
emblematiche del talento dellartista: la prima sarà inaugurata
il 19 novembre, mentre laltra, in corso di realizzazione, sarà
installata nella primavera del 2006. Ognuna di esse è composta
da 200 pannelli dipinti di cm 50 x 50, che formano un insieme di m 3,50
x 7,50.
Per la sua prima esperienza di ceramica monumentale, Sam Szafran ha scelto
come collaboratore Joan Gardy-Artigas, che, dopo suo padre Josep Llorens-Artigas
è stato il ceramista di Joan Miró, e ha creato a Gallifa
nei dintorni di Barcellona un atelier di ceramica, la Fundaciò
Tallers Josep Llorens-Artigas, riconosciuta nel mondo intero.
Va ricordato che la Fondation Pierre Gianadda raccoglie nei suoi giardini
una collezione permanente di sculture che rappresentano i maggiori artisti
del XX secolo: Arman, Arp, Bourdelle, Brancusi, Calder, César,
Chagall, Chillida, De Saint Phalle, Dubach, Dubuffet, Elisheva, Erni,
Ernst, Lalanne, Maillol, Marini, Miró, Moore, Penalba, Poncet,
Richier, Rodin, Rouiller, Segal, Tommasini, Venet. Le opere si scoprono
man mano visitando il grande parco, segnato anche da vestigia archeologiche
nel panorama splendido delle montagne del Canton Vallese.
Il catalogo della
mostra Henri Cartier-Bresson, curata da Daniel Marchesseau, Conservateur
général du Patrimoine di Francia, riproduce in bicromia
tutte le foto esposte, accompagnate da testi di Martine Franck, Sam Szafran,
Jean Clair e Daniel Marchesseau. Pagine 320, costo Fr. 45.- ( € 30.00).
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