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LYNN CHADWICK
Milano, Galleria Blu, via Senato 18
14 ottobre 2003 14 febbraio 2004
Lynn Chadwick, lo
scultore inglese cui la Galleria Blu dedica la sua attenzione fin dal
lontano 1958, è scomparso il 25 aprile di questanno.
La prima presenza
di Chadwick alla Galleria Blu avvenne nellambito della mostra Quattro
artisti inglesi: Armitage, Chadwick, Moore, Sutherland (1958), la
seconda nel 1963, in abbinamento con Kenneth Armitage. Si sono poi susseguite
varie mostre personali, nel 1968, 1972, 1986, 1992 fino a quella tenuta
nel 1997 cui lartista aderì di buon grado, sottolineando
però che sarebbe stata lultima concessa ad uno spazio privato.
La mostra che ora
viene presentata a Milano dal 14 ottobre 2003 al 14 febbraio 2004, costituisce
quindi un significativo omaggio della Galleria allartista che da
anni essa ha rappresentato in esclusiva per lItalia.
Una
importante rassegna di Chadwick - la prima presso uno spazio pubblico
dopo la sua scomparsa - viene proposta nei prossimi mesi dalla Tate a
Londra: aprirà il 15 settembre e sarà visitabile fino al
mese di marzo del 2004.
Chadwick, nato a Londra
nel 1914, ebbe la consacrazione internazionale nel 1956 quando la Biennale
di Venezia gli assegnò il Premio Internazionale della Scultura.
La sua attività artistica aveva avuto le prime manifestazioni alla
fine degli anni Quaranta, con la realizzazione di costruzioni in grado
di muoversi nello spazio, non però assecondando gli spostamenti
daria (come avviene con i mobiles di Calder), ma secondo
un moto preordinato e veloce, paragonabile a quello di un insetto o di
un jet. A partire dal 1952 egli abbandonò questa ricerca per puntare
a una plastica che si sviluppa attorno alla figura umana e che risponde
ad una costruzione dichiaratamente architettonica, che ha le sue premesse
negli studi di architettura da lui compiuti.
Nelle ricerca di forme
stabili, Chadwick non abbandona linteresse e lindagine per
il movimento, ma tende ora a rappresentarne non tanto gli effetti quanto
lenergia che lo origina e che si manifesta come forza aggregante
delle singole composizioni. In alcuni casi poi le sue figure sono coinvolte
in un altro tipo di moto, quello provocato da forze esterne (il vento
ad esempio), che segna in modo marcato parte della sua produzione.
Impostata su una sorta di disegno a tre dimensioni - che lartista
realizza componendo delle armature di ferro destinate a fare da supporto
ai piani - ogni scultura si presenta come una superficie articolata in
cui il rigore dellarchitettura non scade mai in una rigidezza compositiva
o in una fredda plasticità. Un processo creativo assolutamente
originale, questo, che ha consentito a Chadwick di raggiungere livelli
formali di alta qualità, in cui lindagine spaziale appare
quanto mai integrata con la ricerca della forma, che fra laltro
possiede una singolare valenza narrativa.
In questa ottica si
pongono anche le opere presentate in questa mostra, che è organizzata
in stretta collaborazione con gli eredi dellartista.
In essa lattenzione si concentra su Winged figures,
un bronzo del 1968 già esposto alla Galleria Blu in quellanno,
nella personale dedicata allartista, Stairs, del 1991,
alto 126 centimetri e già esposto alla V Biennale di Scultura di
Montecarlo nel 1995, Back to Venice, del 1988, la cui versione
di 2 metri fu esposta nel 1988 alla Biennale di Venezia e, infine, il
grande bronzo Sitting Figures, del 1989, la cui grande versione
fu esposta al Museo dArte Moderna di Caracas.
Linteresse suscitato
dalla scultura di Chadwick in tutto il mondo è ben documentato
dalla presenza di opere sue nei musei e nelle collezioni più prestigiose,
fra cui possiamo ricordare la Tate Gallery ed il Victoria & Albert
Museum di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Museum Boymans van
Beuningen di Rotterdam, il Museum of Modern Art di New York, i Musées
Royaux des Beaux-Arts de Belgique di Bruxelles, il Museum Folkwang di
Essen e, in Italia, la Galleria Nazionale darte Moderna di Roma,
la Collezione Peggy Guggenheim e la Galleria dArte Moderna di Venezia.
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