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CHE FARE? – ARTE POVERA. GLI ANNI STORICI
Vaduz, Kunstmuseum Liechtenstein
7 maggio - 5 settembre 2010
Catalogo: Silvana Editoriale - Testi di Luigi Cavadini, Sthephen Gundle, Roberta Cremoncini e Gabriele Dadati.
Il museo d’arte Kunstmuseum Liechtenstein presenta gli anni storici dell’arte povera con oltre 130 opere. Molti lavori sono stati esposti solo in rarissime occasioni.
“Che fare?” chiede la mostra panoramica sull’arte povera realizzata dal Kunstmuseum Liechtenstein per i suoi dieci anni di esistenza a Vaduz. La mostra concentra la sua attenzione sul periodo tra il 1967 e il 1972 e comprende opere dei maggiori esponenti del movimento dell’arte povera.
Gli esponenti dell’arte povera volevano ridurre la distanza tra l’opera e lo spettatore,
colmare il divario tra l’arte e la vita e ampliare la percezione della realtà. Così, oggetti
a noi familiari, tratti dalla vita di tutti i giorni e normalmente considerati di poco valore,
si rivelano materiali degni dell’arte, e queste cose dimenticate del quotidiano si trasformano in opere piene di significato.
L’arte deve essere più semplice e modesta nel mezzo e più autentica nei materiali.
L’arte povera, col suo fare poetico e sensuale, ci apre un passaggio verso il mondo e l’energia che sta alla base di tutto l’essere. Al centro della mostra troviamo i temi centrali
dell’arte povera: il tempo, la storia della terra, l’energia e l’alchimia.
Che fare? – Arte povera comprende opere di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti,
Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Jannis Kounellis, Mario Merz,
Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto,
Emilio Prini, Salvo e Gilberto Zorio.
La mostra si sviluppa attorno alla collezione del Kunstmuseum Liechtenstein, un museo
che dal momento della sua nascita ha posto molta attenzione all’’arte povera, acquisendo
oltre 40 opere. L’esposizione è inoltre integrata da un consistente numero di lavori provenienti da altre collezioni europee, pubbliche e private, alcuni dei quali poco conosciuti, ma
appartenenti tutti agli anni 1967/1972.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo (Silvana editoriale) in lingua tedesca e inglese, con illustrazione di tutte le opere esposte e i testi di Luigi Cavadini, Sthephen Gundle, Roberta Cremoncini e Gabriele Dadati.
La mostra è una produzione del Kunstmuseum Liechtenstein ed è curata da Friedemann Malsch, Christiane Meyer-Stoll e Valentina Pero. |