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LUIGI CHIALIVA (1842 - 1914).
Tra pittura di paese e pittura animalista
19 settembre - 30 novembre 2003
Pinacoteca cantonale "Giovanni Züst". Rancate,
Svizzera
Attraverso un centinaio
di opere tra oli, acquerelli, pastelli, disegni e fotografie (provenienti
da musei e collezioni private), la mostra, curata da Giovanni Anzani con
la collaborazione di Elisabetta Chiodini, Luca Lualdi e Simona Ostinelli,
si propone di ripercorrere il cammino di Luigi Chialiva (pittore paesaggista
che ebbe i natali nel Canton Ticino, a Caslano, nel 1842 e morì
a Parigi nel 1914) dalla sua prima attività, avviata in ambito
milanese e continuata a contatto con i pittori del verismo piemontese
e ligure, fino al trasferimento a Parigi.
Chialiva, partendo dal naturalismo lombardo, va via via schiarendo la
sua tavolozza, e avvolge i suoi paesaggi, animati soprattutto di pastorelle
e greggi di pecore, in un fascino malinconico. Il tutto in unatmosfera
sospesa e armoniosa, ben gestita con fresche tonalità di colore.
Per meglio chiarire
la figura dellartista, la rassegna prevede anche la presenza di
opere dei pittori a contatto dei quali Chialiva ha operato, da Carlo Mancini
a Filippo Carcano, tra i primi ad avere praticato il vero in modo non
convenzionale, per proseguire con l'opera di autori della scuola piemontese
ed alcuni protagonisti della scuola ligure, come Fontanesi, Avondo, Pittara,
D'Andrade e Rayper, visti direttamente in occasione delle Esposizioni
della Promotrice di Torino tra il 1863 e il 1871.
Il catalogo della
mostra, edito da Skira, prevede, dopo quello di Giovanni Anzani che analizza
nel complesso lopera di Chialiva, saggi di Elisabetta Chiodini che
affronta in specifico levoluzione della sua pittura di paesaggio
e di genere, di Simona Ostinelli che indaga lambiente parigino da
lui frequentato, e di Luca Lualdi che tratta del controverso rapporto
tra la disattenzione della critica e la fortuna della sua opera presso
il collezionismo pubblico e privato.
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