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RODOLFO COLOMBO. Sculture
16 maggio - 5 giugno
2008
Como, Ex chiesa di San Francesco
Lex chiesa di
San Francesco a Como, ospita dal 16 maggio al 5 giugno prossimi
tutti i giorni dalle 15 alle 19 - una mostra dedicata allopera scultorea
di Rodolfo Colombo, artista comasco che presenta il suo lavoro per la
prima volta nella sua città.
Lartista è
giunto alla scultura sul finire degli anni Ottanta, dopo aver sviluppato
una sua silenziosa ricerca in campo fotografico. Per alcuni anni, allinizio
di quel decennio, ha anche fondato e animato a Novedrate, la cittadina
in provincia di Como dove risiede, il Circolo Culturale Puntounoarte
presentando al pubblico importanti esposizioni dedicate a maestri dellarte
astratta, iniziando con una retrospettiva dellopera di Carla Badiali
per poi soffermarsi sugli altri comaschi Aldo Galli, Mario Radice e Manlio
Rho, e puntare quindi lattenzione su Bruno Munari, Luigi Veronesi,
Piero Dorazio, Julio Le Parc e Gualtiero Nativi. Questi artisti, come
pure la frequentazione di Paolo Minoli che collaborò allorganizzazione
delle mostre, fecero scattare in Colombo linteresse per una ricerca
che partendo dal lavoro di superficie caratteristico della pittura di
geometria, tipica di quei maestri, arrivasse a interrogare lo spazio.
Nascono così
siamo nel 1988-89 i primi progetti e i primi modelli di
scultura. I timidi tentativi fatti allinizio con il cartone, lasciano
presto spazio alluso del legno che verrà più avanti
sostituito dal ferro. La scultura di Colombo nasce subito con intenzioni
monumentali anche se per anni rimane confinata in dimensioni gestibili
in atelier. A metà degli anni Novanta, loccasione che gli
viene offerta di realizzare unopera pubblica in occasione del 50°
anniversario della Liberazione gli permette di dare al suo lavoro un formato
più consono allidea di partenza, ma è solo dal 1998
che ogni anno prende forma una scultura dalle dimensioni consistenti.
Per queste opere egli utilizza dapprima lacciaio inox e poi lacciaio
corten grazie a cui le opere assumono un carattere più vissuto.
Importante occasione
per presentare questi grandi lavori è stata la mostra Scultura
lombarda nel Seprio (che accoglieva opere di Bodini, Borghi, Capozza&Fedeli,
Corno, Ghinzani, Mandelli, Mariano Milani, Morandini, Sangregorio, Somaini
e Vangi) che ha consentito lallestimento di quattro opere, fra cui
Meridiana D alta 6 metri, sul grande piazzale antistante lantica
chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio in provincia di Varese.
Nella mostra, accanto
a numerosi modelli realizzati negli ultimi 10 anni vengono presentate
alcune opere in corten di 3 metri di altezza, alcune installazioni e spazi
modificabili (in alcuni casi anche attraversabili) eseguiti
in legno negli ultimi anni. La mostra è accompagnata da un catalogo
curato da Luigi Cavadini e edito da Silvana Editoriale, che documenta
la mostra ma propone anche, come premessa alla rassegna, una carrellata
di modelli in legno colorato dei primi anni Novanta.
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