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COLORE E GEOMETRIA
astrattismo storico italiano
Milano, Galleria Blu, Via
Senato 18
9 maggio - 7 luglio 2006
www.galleriablu.com
Negli anni Trenta
era Parigi il crogiuolo delle esperienze più significative dell'esperienza
artistica e, soprattutto, particolarmente fervida era la ricerca verso
una creatività decisamente libera, che maturasse o dalle semplificazioni
di forme tratte dal mondo reale o direttamente dalla definizione di forme
in una pura costruzione priva di dipendenze e derivazioni.
In questa logica (sviluppata
da artisti che confluirono in raggruppamenti dalle denominazioni che erano
di per sé un programma: Abstraction-Création, Cercle et
carré, Art concret) si muovono in Italia pochi artisti, attivi
in particolare a Milano e a Como. Possiamo ricordare la prima mostra dell'astrattismo
geometrico italiano alla Galleria del Milione nel novembre del 1934 con
Oreste Bogliardi, Virginio Ghiringhelli e Mauro Reggiani e poi i pochi
altri che svilupparono una ricerca in questa direzione: Atanasio Soldati,
Bruno Munari, Fausto Melotti, Osvaldo Licini, Lucio Fontana, Luigi Veronesi
a Milano e Carla Badiali, Aldo Galli, Carla Prina, Mario Radice e Manlio
Rho a Como.
La mostra "Colore
e geometria" che la Galleria Blu di Milano presenta a partire dal
9 maggio (inaugurazione lunedì 8 alle ore 21) si cala proprio in
questa situazione raggruppando in particolare una serie di opere degli
artisti operanti in ambito astratto a Como - Badiali, Galli, Prina, Radice
e Rho - e accompagnandoli con lavori significativi di Soldati, di Reggiani
e di Veronesi.
La rassegna ha l'intento
di riprendere il filo di un discorso sull'astrattismo geometrico che si
è andato affievolendo negli anni recenti e che invece merita una
considerazione attenta in quanto fu, negli anni Trenta-Quaranta, uno dei
pochi ambiti in cui la nostra pittura sviluppò in modo originale
una ricerca assimilabile a quella in atto in buona parte dell'Europa.
Le opere selezionate
- alcune proprio risalenti a quegli anni, altre eseguite dagli artisti
nei decenni successivi - vogliono solo rilanciare il messaggio. Non hanno
quindi l'intento di costruire una storia, per la quale sarebbero necessari
altri spazi e la presenza anche di altri autori, né quella di dare
o togliere patenti di qualità. Rappresentano comunque uno dei percorsi
di ricerca e di evoluzione dell'arte, quello forse da noi meno studiato
e considerato.
Tra le opere in mostra
una grande scultura dì Aldo Galli (che fu, con Melotti, l'unico
artista italiano che si avvicinò all'astrazione geometrica nelle
tre dimensioni) realizzata in alluminio anodizzato nel 1974 sulla base
di un disegno del 1939, uno storico olio su tavola di Mauro Reggiani del
1935 e unimportante opera di Manlio Rho del 1933.
L'esposizione resterà
aperta fino al 7 luglio 2006 da lunedì a venerdì 10-12,30
/ 15.30-19.00, sabato 15.30-19.00 (chiusa sempre domenica e festivi e
il sabato nel mese di luglio.
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