CONSONANZE 2 - Echi e riflessi nella collezione

20 maggio - 27 agosto 2000

Lugano, Museo Cantonale d'Arte

Il Museo Cantonale d'Arte presenta la seconda esposizione del ciclo "Consonanze" dedicato a una riflessione sul proprio patrimonio artistico e sulle modalità di fruizione. Le due mostre, entrambe curate da Marco Franciolli, direttore del Museo Cantonale, esplorano relazioni, distanze e contiguità tra le opere della collezione permanente. Rinunciando a un allestimento di impostazione cronologica si è scelto di privilegiare il gioco dei rimandi tra le opere e l'indagine sulle analogie tra autori diversi.

Dopo aver indagato in "Consonanze 1" relazioni tra opere della collezione secondo un ordinamento tematico, il Museo Cantonale propone, per "Consonanze 2", un nuovo tipo di sguardo che sottolinea le analogie tra le opere che esplorano la natura dell'arte nei suoi meccanismi precipui. Che cosa è un'opera d'arte? Qual è la sua funzione? Quali sono gli elementi che la definiscono? Sono alcuni degli interrogativi primari affrontati dagli artisti inclusi in questa mostra. Ad essere indagata è così l'opera nella sua stessa natura e non più in relazione con l'oggetto rappresentato. In questo senso la linea, la superficie, il colore, la materia pittorica, la memoria dell'arte del passato divengono campi d'indagine primari. Obiettivo di "Consonanze 2" è insomma quello di evidenziare gli aspetti dell'evoluzione artistica del Novecento che attuano una ricerca nel mondo dell'astrazione, dell'informale e del concettuale, quando l'arte, liberatasi dallo stato di soggezione al reale inizia a interrogarsi sulla propria identità.

Le opere di Toroni e Paolini dialogano con Mola interrogandosi sul linguaggio dell'arte; le installazioni di Taeuber Arp, Dynys e Schütte affrontano il problema del rapporto tra spazio e percezione, mentre i dipinti di Glarner e Saxon lavorano sulle relazioni tra linea e superficie. "Consonanze 2" offrirà inoltre l'occasione di confrontarsi con opere di Max Bill, Melotti, Fontana, Dadamaino e Orozco, per citarne solo alcuni.