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LE CORBUSIER PITTORE, SCULTORE,
DESIGNER
23 marzo - 15 giugno 2003
Civica Galleria d'Arte Contemporanea
Lissone (MI), Viale Padania 6
La Civica Galleria
dArte Contemporanea di Lissone, inaugurata nel 2000, sarà
sede dal 23 marzo al 15 giugno di un evento espositivo di grande spessore
culturale, che si sviluppa attorno alla figura di uno dei più interessanti
personaggi dellarchitettura e dellarte del XX secolo: Le Corbusier
(1887-1965).
Particolarmente intrigante
è lo spettro di creatività del maestro svizzero che è
andato ben oltre larchitettura di cui è, secondo molti, il
maggior esponente del secolo da poco concluso. La specificità della
mostra sta proprio nel mettere a fuoco l«altro» Le Corbusier,
pittore, scultore e designer. Singolare e stimolante è il parallelo
tra la figura di Le Corbusier - tra arte, architettura e design
e la città di Lissone, che può vantarsi di aver proposto
negli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta del Novecento un premio internazionale
- il Premio Lissone, appunto - che ha consentito alla città
di costituirsi una collezione di gran pregio (opere di maestri come Adami,
Appel, Dorazio, Feito, Moreni, Morlotti, Perilli, Reggiani, Scanavino,
Tàpies, Vedova), di possedere uno dei capolavori del razionalismo
di Giuseppe Terragni e di godere, grazie ad aziende di assoluto prestigio
internazionale, un ruolo di leadership in campo industriale e artigianale
nel settore dellarredamento e del design più innovativo.
Nato a La Chaux-de-Fonds
(Svizzera), Charles-Edouard Jeanneret - che dal 1920 assumerà lo
pseudonimo Le Corbusier - debutta con la prima costruzione nel 1906, la
villa Fallet, nella città natale. Nel 1917 si trasferisce a Parigi
e incontra il pittore Amedée Ozenfant, con il quale fonda nel 1919
la rivista LEsprit nouveau. Integrando la vocazione
di pittore a quella darchitetto, nel 1925 presenta allExposition
Internationale des Arts décoratifs di Parigi il Padiglione dellEsprit
Nouveau, uno dei capolavori dellarchitettura moderna.
Del 1929 è la realizzazione della Ville Savoye a Passy, del 1935
la pubblicazione de La Ville radieuse, del 1951 la cappella di Ronchamp
e linizio dei lavori a Chandigarh, in India. Nel 1965, lanno
della scomparsa, sta lavorando al progetto per il nuovo Ospedale di Venezia.
La mostra che viene presentata a Lissone è realizzata in collaborazione
con la Fondation Le Corbusier di Parigi e ripropone in Italia la figura
del grande architetto-artista dopo il lungo vuoto seguito alle tre mostre
tenute nella seconda metà degli anni Ottanta a Venezia (1986),
Milano (1986-87) e Torino (1988) in occasione del centenario della nascita.
La rassegna accoglie una settantina di opere che documentano lattività
di Le Corbusier a partire dagli esordi pittorici, con opere fondamentali
come le nature morte che segnalano la presa di distanza dal Cubismo e
lavvio della stagione del Purismo, per proseguire con i dipinti
degli anni 30, fra cui spiccano vaste composizioni come La femme
au guéridon et au fer à cheval, 1928, e le Deux femmes étendues,
1936-40. Gli anni 50 e 60, poi, sono documentati dalla serie
dei grandi Taureaux, cui si collegano due grandi arazzi e un gruppo di
sculture. Non mancano, naturalmente, i celebri oggetti di design e una
sezione specifica dedicata alla Main Ouverte, la grande Mano Aperta che
Le Corbusier progettò nel 1952 per la piazza della città
di Chandigarh. Un monumento che si pone come cifra stilistica e morale
di Le Corbusier. Come lartista stesso ebbe a scrivere poco prima
della morte, questo segno della Mano Aperta per ricevere ricchezze
create, per distribuirle ai popoli del mondo, deve essere il segno della
nostra epoca.
La mostra, organizzata
dallAssessorato alla Cultura del Comune di Lissone in collaborazione
con la Fondation Le Corbusier di Parigi, è allestita su progetto
dellarch. Giovanni Ronzoni, ideatore dellevento, e sarà
accompagnata da un catalogo con la riproduzione delle opere esposte e
con testi di Flaminio Gualdoni, direttore artistico della Civica Galleria
dArte Contemporanea, e di Beppe Finessi.
Un ciclo di conferenze,
previste per il 9 e 16 aprile, il 9 e 16 maggio, consentiranno agli appassionati
di approfondire i vari aspetti della sua molteplice esperienza affrontando,
nei quattro appuntamenti, la figura e lopera di Le Corbusier come
intellettuale, come pittore, come designer e come architetto.
Per limportanza
della rassegna sono numerosi i patrocini di cui la mostra si avvale a
cominciare da quello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
cui fanno seguito quelli concessi dal Consolato generale di Svizzera in
Italia, dal Centre Culturel Français, dalla Regione Lombardia,
Assessorato per le Culture Identità e Autonomie della Lombardia
e dalla Provincia di Milano.
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