I DAVID: DUE PITTORI TRA SEI E SETTECENTO (LUGANO, MILANO, VENEZIA, PARMA E ROMA)
Rancate (Canton Ticino, Svizzera); Pinacoteca cantonale "Giovanni Züst"
17 settembre – 28 novembre 2004

Si inaugurerà il 16 settembre 2004 presso le sale della Pinacoteca Züst di Rancate (Canton Ticino, Svizzera) la mostra dal titolo: “I David: due pittori tra Sei e Settecento (Lugano, Venezia, Parma e Roma)”, curata da Andrea Spiriti e Simona Capelli con il coordinamento di Mariangela Agliati Ruggia, conservatore della Pinacoteca Züst di Rancate, e accompagnata da un catalogo edito da Skira che costituisce la prima monografia sull’opera dei due maestri.
Attraverso questa rassegna il museo continua la sua attività espositiva volta allo studio di artisti ticinesi operanti in territorio elvetico e in Italia. L’esposizione mira alla riscoperta della figura di Lodovico Antonio David, pittore e trattatista, nato a Lugano nel 1648 da una famiglia originaria di Friburgo e morto a Roma attorno al 1710, e di suo figlio Antonio, nato a Venezia nel 1684 circa, ritrattista celebre della Roma di primo Settecento.
Lodovico Antonio dopo un breve apprendistato presso la bottega di Francesco Cairo e Ercole Procaccini il Giovane, si trasferì a Venezia nel 1667 per rimanervi fino al 1684, data dell’inizio del soggiorno a Parma che durerà fino al 1686 anno in cui il David si recò a Roma; Antonio invece nacque a Venezia nel 1684 circa e dopo l’alunnato presso la bottega del padre fu, fino al 1737 data della sua morte avvenuta a Roma, un importante e abile ritrattista.
La mostra che comprende circa 40 opere tra tele dei due protagonisti e dipinti di artisti lombardi, veneti e romani coevi all’attività dei David, intende delineare la koinè culturale e il clima figurativo nel quale i due artisti hanno operato.

Tra le opere di confronto figurano tele di Francesco Cairo, Ercole Procaccini il giovane, Paolo Pagani, Pietro Liberi, Pietro Vecchia, Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccio, Giovanni Maria Morandi, Giovanni Odazzi.
La ricostruzione della vicenda artistica di Lodovico Antonio è particolarmente interessante: alle prime opere realizzate durante il soggiorno in laguna, quali il San Carlo e gli appestati per la chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari, la Consegna della bolla Sabatina a Giovanni XII per la chiesa dei Carmini, sono accostati in mostra i due bellissimi teleri dipinti a Roma per la cappella dei Santi Fondatori nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, raffiguranti rispettivamente l’Adorazione dei magi e l’Adorazione dei pastori che rivelano la completa adesione formale e cromatica alla poetica del Correggio, già peraltro intrapresa dal maestro luganese durante il soggiorno veneto. Ne è testimonianza la bellissima Natività di collezione privata. Accanto alla produzione sacra si inserisce quella ritrattistica documentata dal Ritratto di papa Clemente XI Albani.
Meno esplorata è la vicenda del figlio Antonio ben rappresentato in mostra da una serie di ritratti. Si va da quelli conosciuti come i ritratti del Cardinale Neri Maria Corsini (Roma, Accademia dei Lincei) e del Cardinale Lorenzo Corsini (Roma, collezione Lemme) a quelli inediti raffiguranti il Prelato di casa Sacchetti e la Marchesa Ottavia Patrizi Sacchetti che rivelano un’ampia adesione al tardo barocco romano con accenti già rococò.
Fra i numerosi prestatori si segnalano il Museo Diocesano di Milano, l’Accademia Carrara di Bergamo, il Museo Civico di Belluno, il Museo Borgogna di Vercelli, la Galleria Nazionale di Parma, l’Accademia dei Lincei a Roma, il Museo di Palazzo Chigi ad Ariccia, la Biblioteca Casanatense a Roma, la collezione Lemme di Roma, la collezione Sgarbi-Cavallini di Ro Ferrarese, oltre a collezionisti privati.
Grazie al contributo della Pinacoteca Züst si è avuta la possibilità di restaurare le opere di Lodovico Antonio David presenti a Venezia, mentre la Regione Lazio ha finanziato i restauri a Roma.
La mostra resterà aperta fino al 28 novembre tutti i giorni, escluso lunedì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.

Il piccolo borgo di Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio. Percorrendo l’autostrada Milano-Lugano si esce a Mendrisio: prendendo la prima strada a destra e mantenendo sempre la destra si giunge in poco più di 1 km nel centro di Rancate. La Pinacoteca è all’inizio della piazza della Chiesa Parrocchiale, alla sinistra della strada.