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PIETRO DIANA - MONOSKHROMOS
4 agosto - 9 settembre 2001
Ascona, Svizzera, Museo Epper
Sabato 4 agosto alle
ore 17.30, presso il Museo Epper di Ascona, in Svizzera, si inaugura una
rassegna dedicata alle opere di Pietro Diana, artista milanese diplomato
nel 1954 all'Accademia di Belle Arti di Brera dove dal 1958, prima come
assistente e poi, dal 1976, come titolare, insegna tecniche dell'incisione.
Numerosissime sono le mostre cui ha partecipato e una cinquantina le personali
allestite in Italia e all'estero.
La mostra, che ha
carattere antologico, raccoglie una cinquantina di incisioni che permettono
di ripercorrere l'opera di Diana lungo quasi tutto il suo itinerario di
ricerca, partendo dalle incisioni realizzate verso la metà degli
anni Sessanta per giungere alle opere degli ultimi anni.
Acquaforte e acquatinta
sono le tecniche predilette dall'artista, con le quali rappresenta quelle
sue visioni che si pongono tra sogno e realtà, sviluppando temi
e figure ricorrenti dentro un immaginario fervido e particolarmente efficace.
"Pietro Diana
- scrive Rossana Bossaglia nella monografia che accompagna l'esposizione
- ora ricapitola il proprio percorso di incisore, allineando opere prodotte
dal 1965; per ovvie ragioni di godibilità da parte del pubblico,
non raggruppa le opere esposte in una precisa sequenza cronologica, ma
per temi; temi, peraltro, affini tra loro, tutti permeati da un senso
drammatico della vita e della storia; ma che si collegano di volta in
volta a episodi reali o a tensioni fantastiche.
L'esordio è
caratterizzato dalla prevalenza del motivo dei mostri: essi rappresentano
a un tempo la violenza e la crudeltà che ci minacciano dall'esterno
e l'oscuro demoniaco che è dentro di noiŠ
Alla fine degli anni
settanta le suggestive immagini realizzate dall'artista si fanno libere
e sciolte, le figure svettano nei cieli... Ed ecco che nell'iconografia
di Diana entra il tema della civetta, il quale diverrà pressoché
emblematico della sua produzione... animale che vede nella notte, che
va dunque oltre il limite dell'immediato conoscibile... Nell'attività
recente dell'artista possiamo sottolineare un progressivo minor interesse
per le raffigurazioni descrittive o narrative, un farsi più leggero
e sottile nel segno, con immagini che paiono percorse da un respiro arioso,
in luminosi palpiti d'ali...".
La mostra resterà
poi aperta fino al 9 settembre lungo la settimana (da martedì a
venerdì) dalle 10 alle 12 e dalle 20 alle 22, il sabato e la domenica
dalle 20 alle 22. Chiuso lunedì.
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