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FRIEDRICH DÜRRENMATT:
Dipinti e disegni
4 maggio - 17 agosto 2003
Locarno, Pinacoteca Casa Rusca
Friedrich Dürrenmatt
(1921-1990) è diventato famoso grazie al teatro, ai romanzi e ai
racconti. Sono in molti a conoscere le sue pièces più note
- La visita della vecchia signora e I fisici -
o ad aver letto qualcuno dei suoi romanzi polizieschi. Solo recentemente
invece il pubblico ha preso atto del fatto che Dürrenmatt negli ultimi
anni della vita ha realizzato con le sue Stoffen (materiali)
unaltra straordinaria opera in prosa.
Allinizio della
strada di Dürrenmatt cè però la pittura. Per
molto tempo ha dominato in lui lincertezza sulla scelta tra le due
forme espressive. Più tardi ha definito la letteratura come la
sua professione, parlando invece della pittura e del disegno
come di una passione esercitata per tutta la vita con fasi
di differente intensità: «I miei disegni non sono lavori
accessori rispetto alla mia attività letteraria, ma i campi di
battaglia disegnati e dipinti dove si consumano le lotte, le avventure,
gli esperimenti e le sconfitte letterarie». Questo è
quanto scrive Dürrenmatt stesso sul significato della sua opera figurativa.
I suoi quadri e disegni sono accessibili al pubblico da quando è
avvenuta la fondazione del Centre Dürrenmatt di Neuchâtel nel
2000, ubicato nelledificio costruito da Mario Botta nel luogo dove
Dürrenmatt ha abitato e lavorato.
Lesposizione
di Locarno intende proporre al pubblico di ambito culturale italiano proprio
lopera figurativa, che ha una relazione molto stretta con il lavoro
letterario. In una retrospettiva ordinata per temi e tecniche (disegni
a penna, tempera, lavis e litografie), su unestensione cronologica
che si sviluppa dal 1939 fino allanno della morte, un centinaio
di opere dello scrittore e pittore saranno distribuite nelle dodici sale
della Pinacoteca Casa Rusca. In mostra si potranno così ammirare
le opere appartenenti ai grandi cicli tematici come "Crocifissione
e resurrezione", "Labirinto e Minotauro" e "Apocalisse",
accanto agli affettuosi ritratti e autoritratti posti in contrasto con
le caricature, caratterizzate da un sentimento di humor nero e di spirito
critico nei confronti della sua patria, la Svizzera, o infine il collage
di grande formato che Dürrenmatt ha realizzato per rappresentare
il suo "Universo teatrale".
La proiezione di video,
numerose fotografie e una presentazione del Centre Dürrenmatt di
Neuchâtel progettato da Mario Botta completano la mostra.
Il Festival del Film
di Locarno durante la sua edizione dellagosto 2003 proporrà
una retrospettiva di film intorno a Friedrich Dürrenmatt.
Presso l'editore Casagrande
di Bellinzona esce il catalogo della mostra che presenta le opere esposte,
introdotte da Michele Ranchetti, nonché contributi di Friederich
Dürrenmatt, Hugo Loetscher, Ludmilla Vachtova, Guido Magnaguagno
e altri.
Friedrich
Dürrenmatt
Biografia
Friedrich Dürrenmatt, figlio di un pastore protestante, nacque il
5 gennaio 1921 a Konolfingen, località nellEmmental. Trascorse
la sua gioventù e il periodo universitario a Berna. Interruppe
gli studi (letteratura tedesca e filosofia) nel 1946, anno in cui sposò
lattrice Lotti Geissler e iniziò la sua attività di
scrittore. Dopo alcuni anni a Basilea e a Ligerz, sul lago di Bienne,
periodo nel quale vennero alla luce i suoi tre figli e nel quale riscosse
i primi successi come drammaturgo, nel 1952 acquistò la casa al
Pertuis du Sault a Neuchâtel. In questo luogo tranquillo trascorse
il resto della sua vita in modo ritirato dando vita alla sua ampia produzione
artistica. Si spostava comunque spesso anche altrove in Svizzera o allestero,
soprattutto per la rappresentazione delle sue opere teatrali. Dopo la
morte della prima moglie, Dürrenmatt sposò nel 1984 lattrice
e regista Charlotte Kerr. Dürrenmatt morì il 14 dicembre 1990,
pochi giorni prima del suo settantesimo compleanno, per insufficienza
cardiaca.
Friedrich Dürrenmatt era conosciuto per la sua socievolezza e voglia
di vivere, era un gran conoscitore e amante dei vini bordeaux e possedeva
unimponente cantina. In società sapeva intrattenere con racconti
divertenti e affascinanti, rimaneggiando le sue narrazioni in sempre nuove
varianti. Aveva numerosi amici, soprattutto tra gli attori, e sosteneva
finanziariamente in modo discreto diversi colleghi scrittori. Dürrenmatt
si interessava molto alle scienze naturali, in particolare allastronomia.
Con il suo telescopio osservava le stelle per intere notti.
Nel suo lavoro di scrittore era estremamente disciplinato e altamente
professionale. Il suo fervore creativo era anche un modo per opporsi al
diabete, un memento mori che lo accompagnava senza tregua.
Friedrich
Dürrenmatt: il teatro
Con il suo compatriota Max Frisch, Dürrenmatt ha impresso unimpronta
fondamentale al teatro di lingua tedesca dai tardi anni Quaranta fino
agli anni Sessanta. Le sue pièce sono capolavori esemplari internazionalmente
riconosciuti nei quali la tragedia e la commedia si coniugano per sfociare
nel grottesco. La sua estetica è quella della distanza. Dal confronto
con la fede protestante di suo padre e partendo da unesperienza
apocalittica del mondo, Dürrenmatt traccia parabole dense di significati
che fanno riferimento alle vicende contemporanee e nel contempo affrontano
questioni metafisiche. Le sue pièce aprono interrogativi sul comportamento
morale dellindividuo e del gruppo senza peraltro fornire una chiara
morale. La prima commedia di Dürrenmatt Es steht geschrieben,
che tratta della città anabattista di Münster (Westfalia),
alla prima rappresentazione del 1946 allo Schauspielhaus di Zurigo suscitò
scandalo. Romolo il Grande, andato in scena per la prima volta
nel 1948, sotto limpressione della Seconda guerra mondiale e sullo
sfondo della dissoluzione dellimpero romano critica il patriottismo
eroico al servizio dei grandi Stati. Il matrimonio del signor Mississippi
(1952), una competizione delle ideologie politiche, consentì a
Dürrenmatt di affermarsi in Germania, mentre la commedia tragica
La visita della vecchia signora (1956), nella quale lonnipotente
facoltosa Claire Zachanassian al ritorno nella città della sua
gioventù ne scardina il castello morale di menzogne, lo consacrò
autore di fama mondiale. Dopo la prima rappresentazione a Zurigo (regia
di Oskar Wälterlin, con Therese Giehse), la pièce andò
tra laltro in scena con grande successo a Parigi (Théâtre
Marigny, regia Jean-Pierre Grenier e Olivier Hussenot), a Broadway (Peter
Brook) e al Piccolo Teatro di Milano (Giorgio Strehler), e in seguito
ne furono proposte diverse versioni cinematografiche. Con la pièce
I Fisici (1962), nella quale solleva la questione della responsabilità
politica degli scienziati, Dürrenmatt divenne per più stagioni
lautore contemporaneo in lingua tedesca più presente in cartellone.
Dürrenmatt cercò sempre lo stretto contatto con il teatro
e gli attori, e negli anni 1968-1969 fu impegnato nella direzione del
Teatro di Basilea, dal quale si separò litigando. Più tardi
anche a causa di insuccessi, in particolare quello della commedia
Der Mitmacher (1973) si dedicò sempre più
alla prosa, anche se furono realizzate ancora alcune pièce e canovacci,
in particolare la commedia Achterloo (1983), una sorta di sconcertante
collage di componimenti e di storie con la ripresa e lintreccio
da parte dellautore di numerosi motivi.
Friedrich
Dürrenmatt: romanzi e saggistica
I romanzi polizieschi Il giudice e il suo boia (1951) e Il sospetto
(1952) furono dapprima pubblicati a puntate sulla rivista Schweizerischer
Beobachter, rappresentando per il giovane scrittore unimportante
fonte di entrate. Con il commissario bernese Bärlach, ammalato di
cancro, Dürrenmatt creò la figura di un detective con impeto
veterotestamentario, mettendola nel contempo ironicamente in discussione.
La letteratura poliziesca di Dürrenmatt si è imposta oggi
in diverse nazioni come canone di lettura per linsegnamento del
tedesco.
La promessa (1958, con il sottotitolo Un requiem per il romanzo
giallo), Giustizia (iniziato nel 1959/60, terminato nel 1985)
e Lincarico (1986) furono creati nellambito di progetti
cinematografici. In essi, la connessione tra morale e logica implicita
nel genere poliziesco viene spinta allassurdo più estremo.
Nel contempo, i romanzi di Dürrenmatt sollevano sempre questioni
filosofiche sul rapporto tra legge e morale, sulle cause del male e sulle
possibilità della conoscenza.
Lultimo romanzo, La valle del caos (1989), mette in scena
in modo virtuoso e sconcertante motivi teologici, cosmologici e mitici
inserendoli in una storia satirica di gangster ambientata in un sanatorio
alpino.
Soprattutto nella seconda fase della sua vita, Dürrenmatt ha pubblicato
unampia produzione di testi autobiografici e saggistici, tra i quali
spiccano i due volumi delle Stoffe, Labyrinth (1981) e Turmbau
(1990). La forma mentis drammaturgica di Dürrenmatt coniuga questioni
gnoseologiche, scientifiche ed esistenzialiste, da cui scaturivano i canovacci.
Come Socrate e Kierkegaard, Dürrenmatt concepisce la filosofia come
compito esistenziale, collegando il suo scetticismo gnoseologico con i
concetti costruttivistici della tradizione di Immanuel Kant. Al centro
del suo pensiero sta il riconoscimento della possibilità della
libertà e dellindividualità dei singoli come condizione
di ogni società umana.
Friedrich
Dürrenmatt: lopera pittorica
Da studente in erba Dürrenmatt scrisse al proprio padre: Non
si tratta di decidere se diventare artista praticante oppure no, perché
questa non è una cosa che si sceglie, ma a cui si arriva per necessità.
(...) Per me il problema è di tuttaltro tipo: scrivere o
dipingere? Mi sento attratto da entrambi.
Anche se decise di scegliere come professione la scrittura, Dürrenmatt
disegnò e dipinse durante tutta la sua vita. Tuttavia, a parte
alcune caricature, la sua opera pittorica restò a lungo sconosciuta.
I miei disegni non sono lavori accessori rispetto alla mia attività
letteraria, ma i campi di battaglia disegnati e dipinti dove si consumano
le lotte, le avventure, gli esperimenti e le sconfitte letterarie,
scrisse Dürrenmatt introducendo il primo volume illustrato della
sua opera. I dipinti non sono generalmente in stretto rapporto con i suoi
testi letterari e mostrano soprattutto motivi religiosi e mitologici,
come ad esempio il labirinto e il Minotauro, la torre di Babele o la crocifissione.
Dürrenmatt subì indubbiamente linflusso degli espressionisti,
ma anche di alcuni artisti in particolare, tra cui Piranesi, Goya e lamico
compatriota Varlin.
I disegni a penna
Sulla mia scrivania, vicino al mio manoscritto, cè
un cartoncino bianco, da tempo intatto; la penna prende a scorrervi sfuggevole,
in un attimo prende forma in primo piano lo schizzo di una città,
dietro, ancora oltre lorizzonte, due immani animali, che combattono
tra loro, nel sistema galattico (...). I disegni a penna rappresentano
un aspetto centrale dellopera artistica di Friedrich Dürrenmatt.
Gli consentono una grande spontaneità, un rapido spostamento dallo
scritto allimmagine, e rappresentavano spesso uno svago dalle fatiche
dello scrivere.
Pitture a guazzo e ad olio
Non sono un pittore. Tecnicamente dipingo come un bambino, ma
non penso come un bambino. Dipingo per la stessa ragione per cui scrivo:
perché penso.
Dürrenmatt ha lasciato unampia produzione pittorica in colori
intensi, soprattutto dipinti ad olio e a guazzo. Unimportanza particolare
rivestono i ritratti di grande formato di amici e conoscenti, come la
sua seconda moglie Charlotte Kerr, il suo editore Daniel Keel, lattore
e artista di cabaret Helmut Qualtinger o loste e collezionista darte
Hans Liechti.
Tra i dipinti a colori si possono annoverare anche numerosi motivi storici,
mitologici e letterari, nonché scene fantasiose come Lultima
assemblea generale dellistituto federale di banca .
Le caricature
Il tratto rapido e sicuro dei caricaturisti Dürrenmatt lo possiede
fin dagli esordi. Le caricature sono testimonianze dello smisurato senso
dellumorismo di Dürrenmatt, spesso con riferimento a questioni
politiche o con la scrittura, come la caricatura delle sue stesse figure
(ad esempio Ercole) o la sua ironia sullimprenditoria libraria in
Guerra dei critici.
Testimonianze della straripante fantasia di Dürrenmatt, le caricature
venivano generalmente realizzate in serie complete in rapida sequenza,
come ad esempio le teste duovo.
I collage
Dürrenmatt ha realizzato collage solo per breve tempo e piuttosto
marginalmente. Si cimentò con questa forma artistica soprattutto
nei primi anni Settanta, nello stesso periodo in cui sperimentava una
tecnica a montaggio anche in ambito letterario, per esempio in Ritratto
di un pianeta. Queste opere sono caratterizzate da uno stretto legame
con vicende dattualità come la guerra del Vietnam.
La Cappella Sistina
Dürrenmatt amava dipingere i luoghi nei quali era vissuto per qualche
tempo. Questo accadde per la prima volta con la sua mansarda di studente
a Berna, le cui pareti vennero dipinte con immagini colorate di grande
formato che ritraevano motivi mitologici, religiosi, dattualità
e biografici. Dürrenmatt diede la propria impronta anche alla sua
casa di Neuchâtel: dipinse una toilette con maschere dai colori
vivaci. Lo spazio fu denominato dalla famiglia e da Dürrenmatt La
Cappella Sistina. Questo affresco scherzoso fa oggi
parte degli spazi espositivi del Centro Dürrenmatt.
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