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L'ENERGIA DEL LUOGO.
Jean Arp, Raffael Benazzi, Julius Bissier, Ben Nicholson, Hans Richter,
Mark Tobey, Italo Valenti.
Alla ricerca del genius loci
Ascona-Locarno
Ascona, Museo
comunale darte moderna Ascona, Casa Serodine
Locarno, Pinacoteca comunale Casa Rusca e atelier Remo Rossi
4 aprile - 5 luglio 2009
Giunge in Canton
Ticino, una edizione rivista e ampliata della mostra appena presentata
al Museo universitario di Kettles Yard a Cambridge. Grazie alla
sinergia tra i Dicasteri della Cultura delle città di Ascona e
di Locarno, si è potuto realizzare unesposizione di grande
prestigio, articolata tra Ascona e Locarno appunto, che si avvale delle
opere delle collezioni dei due musei, di archivi, di fondazioni e di numerosi
collezionisti privati, e documenta e approfondisce un periodo particolarmente
vivace della storia artistica del Ticino.Tra il 1955 e il 1975, infatti,
si stabilirono tra Ascona e Locarno artisti pittori e scultori
di varia provenienza: il franco-tedesco Jean Arp, i tedeschi Julius
Bissier e Hans Richter, linglese Ben Nicholson, litaliano
Italo Valenti e lesordiente svizzero tedesco Raffael Benazzi che,
dopo lincontro con Julius Bissier a Zurigo (1952), soggiornava regolarmente
nei pressi di Ascona per approfondire la propria ricerca scultorea a fianco
di questi artisti, ma vicino soprattutto a Bissier, da allora e fino alla
morte nel 1965 suo inconfondibile maestro. Così lamericano
Mark Tobey, che viveva a Basilea, soggiornava nella regione e frequentava
con assiduità questi amici, con i quali ebbe più volte a
esporre. Grazie alla intraprendenza dello scultore ticinese Remo Rossi
- che allestì in località Ai Saleggi di Locarno
un complesso di ateliers che consentì loro di lavorare e di incontrarsi
- essi ebbero modo di attivare rapporti quanto mai produttivi, maturati
nel confronto di diverse culture, nello scambio di idee e nella condivisione
di tecniche e di strumenti, i cui effetti sono leggibili in filigrana
nelle loro opere di quegli anni.
Proprio la molteplicità
di incontri e collaborazioni che sintrecciarono nella regione in
quegli anni, non solo fra gli artisti ma coinvolgendo anche vari altri
personaggi quali, ad esempio, lo studioso Károly Kérenyi
o il compositore Wladimir Vogel, è al centro della ricerca storica
coordinata da Mara Folini, curatrice del Museo comunale darte moderna
di Ascona, e sviluppata da Veronica Provenzale che sta alla base di questa
mostra.
Fondamentali sono
stati quindi lo spoglio degli Archivi degli artisti e delle Fondazioni
a loro dedicate per ricostruire attraverso i documenti i rapporti tra
i singoli e le testimonianze di numerosi protagonisti di quellesperienza,
come lo stampatore François Lafranca e la vedova di Valenti, Anne
de Montet.
Ne esce un panorama
di particolare interesse che la mostra articolata nelle sedi del
Museo comunale darte moderna e nella Casa Serodine di Ascona, negli
spazi della Pinacoteca comunale Casa Rusca di Locarno, con il coinvolgimento
di uno degli atelier di Remo Rossi (dove quegli artisti lavoravano) sempre
a Locarno, aperto per loccasione al pubblico documenta con
ricchezza di materiali e con più di centottanta opere selezionate
dei vari artisti, cui si aggiungono documenti fotografici di particolare
pregio artistico e una selezione di filmati e trasmissioni radiofoniche
di repertorio, delle teche della RTSI.
Alla realizzazione
della mostra hanno contribuito con i prestiti di opere significative la
Tate Gallery di Londra, le Scottish National Galleries di Edimburgo, il
Museo Cantonale dArte di Lugano, la Fondazione Marguerite Arp di
Solduno, la Fondazione Monte Verità, lArchivio Bissier e
lArchivio Valenti.
La mostra è
accompagnata da un catalogo bilingue italiano e inglese, a cura di Mara
Folini e Riccardo Carazzetti, che raccoglie il testo storico di Veronica
Provenzale e i contributi sui vari artisti firmati da autorevoli studiosi
come Peter Khoroche (Nicholson), Matthias Baermann (Bissier, Tobey, Valenti),
Sebastiano Barassi (Arp, Benazzi), curatore della mostra a Cambridge,
e di Diana Bettoni, presidente della neo costituita Fondazione Remo Rossi.
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