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FRANCO FONTANA Presenze
Assenze
Lecco, Galleria
Melesi (via Mascari 54)
4 ottobre 6 dicembre 2008
Per informazioni:
tel. 0341.360348
www.galleriamelesi.com;
info@galleriamelesi.com
È un gradito
ritorno quello di Franco Fontana alla Galleria Melesi di Lecco. Le sue
fotografie vi furono infatti esposte già nel 1995, inserendosi
in quella riflessione sulla fotografia italiana che la galleria porta
avanti da anni e che ha visto sfilare altri significativi esponenti della
fotografia dautore italiana come Mario Giacomelli, Gianni Berengo
Gardin, Francesco Radino, Aldo Tagliaferro, Luigi Erba. Trovo che
il mezzo fotografico per esprimere arte sia di straordinaria efficacia.
Larte fotografica che ho ospitato in galleria dice Sabina
Melesi - è prodotta da artisti di riconosciuta qualità,
fuori dalle mode del momento. Le opere di Franco Fontana, artista che
con piacere ripropongo, rappresentano una prima sul tema delle
Presenze Assenze e sono di terribile contemporaneità: i contesti
urbani, limprevedibilità dei colori, le allusive assenze.
La qualità e limpatto sono garantiti.
Il taglio scelto per
questa mostra privilegia una serie di immagini (stampate su carta Kodak
Metal Professional) del ciclo Presenze Assenze, realizzate
tra la fine del 1979 e i primi anni 80 e costituisce la prima mostra
personale dedicata a questo tema in uno spazio privato. Accompagna la
mostra il catalogo-oggetto con pensieri dello stesso Fontana e autori
vari.
La storia di Franco
Fontana ha inizio negli anni Sessanta, ma si caratterizza in modo personale
solo più avanti quando passa alle cose: muri, materiali,
oggetti, paesaggi, fino a una progressiva essenzialità del mio
discorso, che penso coerente nella sua successione. E aggiunge:
desidero comunicare al lettore delle mie immagini una sensazione
d'analisi di quello che mi circonda e che distrattamente non sappiamo
cogliere. Tutto ha un suo modo di esistere se vi si trova un'anima, per
me poter vedere la vita nelle sue forme e manifestazioni più svariate,
è oggi, anche artisticamente, di straordinaria importanza.
Consequenziale con
questo suo pensiero è tutta la sua produzione e in particolare
quella proposta in questa mostra che va a segnare la presenza delluomo
attraverso ciò che di più immateriale lo può rappresentare,
vale a dire la sua ombra. Una presenza quindi diremmo oggi
virtuale, che è visibile ma non palpabile, presente solo in quanto
mediata dalla luce e dalla sua assenza. E qui il senso della fotografia,
come scrittura della luce, appare quanto mai veritiero. I luoghi raccontati
(le architetture, i muri, le strade, e i loro colori) vivono della freschezza
del pensiero che li ha interpretati: La visione magica del mondo
- dice Fontana - è sempre in quello che si immagina più
che in quello che si vede. La vita è anche sogno e fotografare
in mo-do creativo è possedere questo sogno perché la magia
e la bellezza sono dentro di noi.
Franco
Fontana nasce
a Modena nel 1933 e inizia a fotografare nel 1961. Del 1964 è la
pubblicazione del suo primo portfolio ("Popular Photography",
testo di Piero Racanicchi) e nel 1965 tiene la sua prima personale a Torino,
ma è nella mostra che propone a Modena nel 1968 che il suo lavoro
comincia a caratterizzarsi in modo definito e decisamente personale. Da
allora numerosissime sono state le esposizioni, ma anche i volumi dedicati
alla sua fotografia, pubblicati in Italia ma anche in Francia, Germania,
Svizzera, Spagna, America e Giappone. Collabora in Italia e allestero
con riviste e quotidiani e contribuisce con le sue immagini a dare un
tocco di poesia a molte campagne pubblicitarie.
Una selezione delle
esposizioni: Palazzo dei Diamanti, Ferrara; The Darkroom Gallery, Chicago;
Fotoforum, Kassel; Space Gallery, New York; White Gallery, Tel Aviv; Jane
Corkin Gallery, Toronto; Focus Gallery, San Francisco; Forum Fnac, Parigi;
Photo Art, Basilea; Jujiya Gallery, Kyoto; Galerie Viviane Esders, Parigi;
Museo Puskin, Mosca; Museo de Bellas Artes, Caracas; Fondation Cartier,
Parigi; Museo Ludwig, Colonia; Musée dArt Moderne de la ville
de Paris, Parigi; Museo della fotografia, Helsinki; Elite Gallery, Taipei;
Focus Gallery, Londra; Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri,
Verona; Museum der Stadt, Linz; Galerie Clairefontaine, Lussemburgo; Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Palazzo Reale, Milano;
e le acquisizioni da parte di istituzioni e musei: Museum of Modern Art,
New York; Museu de Arte, San Paolo del Brasile; The Israel Art Book Museum,
Gerusalemme; Centre Georges Pompidou, Parigi; GAM Galleria dArte
Moderna, Bologna; Kunsthaus Museum, Zurigo; Museum of Modern Art, San
Francisco; National Museum, Pechino; Canadian Center of Photography, Toronto;
Fondation Nationale de la Photographie, Lione; Musée de la Photographie,
Arles; Tokohama Museum of Photography, Tokyo; Collection Polaroid, Amsterdam;
Art Gallery of New South Wales, Sidney; Victoria & Albert Museum,
Londra; Museo Ken Damy, Brescia; Museum of Fine Arts, Boston e Houston.
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