Il 19 novembre scorso si è celebrato il 40° anniversario di costituzione della Fondation Pierre Gianadda di Martigny, voluta da Leonard Gianadda in memoria del fratello Pierre, vittima nel 1976 di un incidente aereo a Bari. Una fondazione che a pochi anni dall’inaugurazione è diventata un luogo di richiamo degli appassionati d’arte di tutta Europa.
In questi quarant’anni si sono succedute esposizioni di portata internazionale che possono far rilevare proprio quest’anno il passaggio di ben 10 milioni di visitatori.
Rodin, Giacometti, Chagall, Degas, Gauguin, Van Gogh, Monet, Renoir, Cézanne e, questa estate, Soulages, uno dei più grandi artisti francesi della scena contemporanea, sono solo alcuni dei nomi famosi che spiccano tra gli oltre centocinquanta eventi espositivi organizzati in questo arco di tempo.
Ma Fondation Pierre Gianadda significa anche:
il museo gallo-romano che si è andato sempre più arricchendo di materiali e di una museografia esemplare, acquisendo, dopo i ritrovamenti del 2011, delle sculture in marmo di Apollo e Ercole che testimoniano ulteriormente, con i reperti già presenti, il ricco passato di Martigny, la Octodurus dei Romani;
il museo dell’automobile, il più importante della Svizzera, che si è andato sempre più ampliando accogliendo negli anni modelli eccezionali e spesso unici;
il parco delle sculture che circonda l’edificio della fondazione e che è considerato fra i più importanti d’Europa con la presenza di opere dei più importanti scultori del XX secolo, da Rodin a Brancusi, da Degas a Mirò, da Ernst a Calder, da Laurens a Moore e via di questo passo con Arp Richier, Marini, Bill, Dubuffet, Tapies, Chillida, César De Kooning, Penalba, Lalanne, de Saint Phalle. E la diffusione della scultura a Martigny prosegue lungo le vie e le rotonde della città.
Dal 1996, poi, la Fondazione si è estesa anche come luogo espositivo restaurando il Vieil Arsenal della città e inglobandolo nel parco per ospitare le manifestazione più varie: fra le altre sono da ricordare le mostre dedicate a Charlie Chaplin, a Leonardo da Vinci inventore, a un evento storico come il passaggio di Napoleone attraverso le Alpi, o a vari artisti svizzeri contemporanei.
Non si può certo dimenticare il versante musicale della proposta culturale della Fondation Pierre Gianadda, con prestigiose “stagioni “ che si sono succedute negli anni e che hanno richiamato appassionati melomani ai concerti di Cecilia Bartoli e dei Solisti Veneti, oltre che di Christian Zacharias, Murray Perahia, Maurizio Pollini, Alain Planès, dei fratelli Capuçon e di altri ancora.
Grazie alla Fondation Pierre Gianadda la moderna Martigny, già capitale del Vallese in epoca romana, è tornata ad essere una capitale: dell’arte, dell’archeologia, della musica e della scultura.
uessearte
ufficio stampa della Fondation Pierre Gianadda in Italia dal 1985