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FEDERICO GUIDA - Mimetica-mente
Como, Pinacoteca Civica, via
Diaz 84
Como, Roberta Lietti Arte Contemporanea, via Diaz 3 (tel. 031.242238)
3 dicembre 2005 19
febbraio 2006
www.robertalietti.com
info@robertalietti.com
In occasione dei quindici
anni di attività, la Galleria Roberta Lietti
Arte Contemporanea di Como dedica un doppio omaggio ad uno degli
artisti più interessanti del panorama artistico italiano degli
ultimi anni: Federico Guida. E lo fa con
una mostra che, grazie alla collaborazione con lAssessorato
alla Cultura del Comune di Como, ha unimportante estensione
presso la Pinacoteca Civica della città.
Federico Guida (Milano,
1969) nasce pittore, naturalmente dedito alluso dellolio e
della tela. Una passione innata, forse trasmessa per ereditarietà
(anche il padre era artista) che, fin dagli esordi, si sviluppa essenzialmente
sulla rappresentazione della figura umana. I ritratti di Guida, come già
i corpi contorti o in lotta - temi di precedenti esposizioni - sono frutto
di una continua, ossessiva meditazione su persone a lui particolarmente
familiari. Il volto di Angelo, il carrozziere sotto casa, quello di Dino,
lanziano vicino di porta, le nipotine, gli amici, rappresentati
nelle loro espressioni più caratterizzanti, diventano archetipi,
volti senza epoca, uno, nessuno, centomila
.
Da questa riflessione dellartista sui volti, metafore della sua
ricerca sulla natura umana, nasce il titolo della mostra Mimetica-mente,
volutamente giocato su mimesi (imitazione) e mente
(intelletto, ragione), vocaboli uniti in un ambiguo calembour.
Le opere esposte a Como, tutte inedite, rappresentano un ulteriore passo
avanti nella ricerca di Guida. Con unattenzione sempre rivolta allo
studio del Rinascimento e del Barocco, in questi nuovi lavori lartista
propone atmosfere stilisticamente meno drammatiche. Lo spirito dei grandi
maestri, esplicitamente evocato in tante opere, si amplifica con nuovi
riferimenti: uno su tutti John Singer Sargent, grande ritrattista americano
di fine Ottocento.
Tema dei lavori in
mostra sono ancora i soggetti già noti ma ora rappresentati anche
con cromatismi più morbidi. Non solo quindi fondali catramosi,
caravaggeschi, ma anche nuovi sfondi in cui il colore diventa
sempre più rarefatto fino a disfarsi, quasi a confondersi con il
soggetto. Non solo corpi rossi , in cui il rosso Guida conduce
ad una dimensione irreale, ma anche carni rosee, di un rosa grave, saturo,
ma pur sempre rosa.
In galleria una quindicina
di opere di formato piccolo (cm 50x60) e medio (100x 120). In Pinacoteca
invece un trittico di grande formato che rappresenta uno schermitore ritratto
in tre diverse pose. La postura di questo novello cavaliere, labbigliamento,
i guanti, larma rimandano a immagini mai dimenticate dell'arte del
passato, richiamando alla mente i cavalieri di Bronzino o di Tiziano.
Inoltre il triplice ritratto, visto attraverso angolazioni diverse, genera
un intrigante gioco visivo tra il personaggio e lo spettatore.
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