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RICCARDO LICATA
12 marzo - 25 aprile 2004
Milly Pozzi Arte Contemporanea
Via Parini 18, 22100 Como
Presso lo spazio della
nuova galleria Milly Pozzi Arte Contemporanea di Como, dal 12 marzo al
25 aprile, si svolgerà la prima rassegna espositiva di Riccardo
Licata in Italia nellanno 2004. È, questo, un anno particolare
per il maestro, un anno che lo vede compiere 75 primavere e che lo porterà
nei Musei di Lisbona e successivamente a Siviglia, poi a Palazzo Reale
di Napoli ed infine ai Musei di San Salvatore in Lauro a Roma.
Tutto ciò
va ad aggiungersi alle importanti esposizioni del 2003, come quelle di
Palazzo Ducale ad Urbino e Palazzo Flangini-Regazzoni a Sacile, e soprattutto
alle partecipazioni alle mostre dedicate alla Madonna, svoltesi presso
il Parlamento Europeo e al Pantheon di Roma, che hanno lasciato una grande
eco nella stampa nazionale e internazionale.
La mostra della Milly Pozzi Arte Contemporanea, curata da Giovanni Granzotto,
ripercorre gli ultimi anni dellattività di Licata attraverso
una scelta qualificante di una trentina di opere su tela e su carta, a
cui si aggiungeranno alcuni arazzi, alcuni mosaici e delle sculture in
bronzo ed in vetro, e intende offrire un quadro abbastanza completo della
multiforme creatività dellartista, che va considerato un
interprete precocissimo ed originale di tutto lo sviluppo dellarte
contemporanea, ma anche un formidabile testimone del percorso, ancora
non sufficientemente esplorato, delle arti applicate nella cultura europea
del nostro tempo.
Le scelta delle opere di Licata si completa con la presentazione di alcuni
inediti libretti di viaggio, veri e propri gioielli eseguiti ad acquerello,
considerati da molta critica come una delle più alte espressioni
di pittura su carta del nostro dopoguerra.
Va infine segnalato che, in questa occasione, viene presentato al pubblico
per la prima volta un ciclo di dipinti su tela, giocati per di più
su toni bassi con una chiara disposizione alla monocromia, che mettono
in evidenza una nuova ricerca linguistica fondata su tracciati graffiati
e incisi.
La mostra, che si inaugura giovedì 11 marzo alle ore 18, resterà
aperta fino al 25 aprile, nei giorni di giovedì, venerdì,
sabato e domenica dalle ore 16 alle 19 (possibili anche visite su appuntamento:
tel. 335.6929187).
Note
biografiche
Riccardo Licata è nato a Torino il 20 dicembre 1929. Dopo una breve
parentesi parigina, la sua famiglia si trasferisce a Roma, dove rimane
fino al 1945. Dal 1946 Licata vive a Venezia. Ha studiato al Liceo Artistico
e allAccademia di Belle Arti di Venezia negli anni compresi tra
il 1947 e il 1955. Nel 1957 ottiene una borsa di studio dal Governo francese
per sperimentare lincisione a colori e le nuove tecniche, a Parigi
in collaborazione con Friedlaender, Hayter e Goetz. Nello stesso anno
è chiamato come assistente di Gino Severini allEcole dArt
Italienne de Paris. Nel 1961 sposa Maria Battistella, cantante e ricercatrice
di musiche rinascimentali, dalla quale avrà nellanno successivo
il figlio Giovanni. È nominato, nel 1961, professore di mosaico
alla Ecole Nationale de Paris dove ha insegnato fino al 1995. Gli incarichi
prestigiosi si susseguono, così nel 1969 è professore di
Arti plastiche alla U.E.R. della Sorbonne, quindi professore di incisione
allAcademie Goetz di Parigi e, dal 1972
ricopre il medesimo titolo alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia
e allEcole Americaine dArchitecture de Fontainebleau. Con
vasta esperienza darte che lo vede di volta in volta pittore,
incisore, mosaicista, scultore, scenografo, inizia ad esporre a Venezia
e a Firenze nel 1949 con il gruppo dei Giovani Pittori Astratti. La sua
prima esposizione personale si tiene a Venezia nel 1951, seguono oltre
300 personali in 35 diverse Nazioni. Dal 1952 ha esposto alla Biennale
di Venezia, alla Biennale di San Paolo del Brasile, di Tokjo, di Pargi,
di Lubiana, di Alessandria dEgitto e alle Quadriennali di Roma,
le Triennali di Milano, come pure nei principali Salons parigini.
Le sue opere sono presenti nei musei darte moderna di Belluno, Chicago,
Firenze, Milano, Mulhouse, New York, Parigi, Reggio Emilia, Stoccarda,
Varsavia, Venezia, Vienna.
Riccardo Licata vive e lavora a Parigi e a Venezia.
Arsenal
della Fondation Pierre Gianadda, costruito nel 1942 dal nonno di Léonard
Gianadda, appare particolarmente adatto alla presentazione della mostra
dedicata a Leonardo da Vinci, che è stata proposta in varie parti
del mondo e che ora fa tappa a Martigny fino al 20 ottobre.
Una mostra didattica
e interattiva
Con Leonard de Vinci,
l'inventeur la Fondation Pierre Gianadda presenta una delle più
grandi figure del Rinascimento. Come artista, autore della Gioconda e
dell'Ultima Cena, Leonardo è conosciuto in tutto il mondo. La mostra
di Martigny presenta il Leonardo visionario, lo studioso appassionato
e l'inventore illuminato, e dà una lettura approfondita dell'attività
di questo genio universale. Il fascino che egli esercita su di noi, a
500 anni di distanza, è dovuto alla sua curiosità e alla
sua infaticabile esplorazione del mondo e dei suoi segreti. Le sue scoperte
segnano tappe fondamentali nello sviluppo dell'umanità. Leonardo
accarezzava il sogno di volare e di muoversi con celerità: gli
dobbiamo l'invenzione dell'elicottero e del paracadute, della prima automobile
mossa dall'energia e della bicicletta. Leonardo ha anticipato lo scafandro,
ha sviluppato strumenti ottici e si è sempre occupato della misurazione
esatta del tempo.
Oltre cento fac-simili,
alcuni dei quali colorati a mano, illustrano la forza creatrice di Leonardo,
ingegnere e architetto, costruttore di ponti e urbanista, studioso di
anatomia e orologiaio. Realizzati sulla base dei suoi disegni, i modelli
esposti consento di mettere alla prova - nel senso letterale del termine
- le idee di Leonardo. Le numerose postazioni multimediali offrono inoltre
una informazione approfondita che, in oltre 8000 immagini, fornisce dettagli
interessanti sul Rinascimento e sulla vita e l'opera di Leonardo.
Leonardo credeva
di riconoscere nella natura un piano scientifico perfetto. Egli utilizzò
i metodi scientifici più diversi per studiare i fenomeni della
vita. I suoi studi di geometria e matematica, di fisica, meccanica, astronomia
e anatomia sono di estrema importanza. Tra il 1472 e il 1515, inoltre,
a dispetto dei divieti della Chiesa, effettuò 30 autopsie per studiare
la struttura e la dinamica del corpo umano, il sistema nervoso e muscolare,
il cuore e la circolazione del sangue: il risultato delle sue ricerche
è una rappresentazione anatomica di eccezionale valenza plastica
e di una perfezione scientifica mai uguagliata prima della fine del XVIII
secolo.
La mostra è
stata realizzata dall'Istituto di Scambi Culturali di Tübingen, Germania,
in collaborazione con Olivier Gianadda. Il catalogo (in francese, tedesco
e inglese) particolarmente approfondito (pagg. 288) è curato da
Otto Letze ed è in vendita in mostra a 45,- franchi svizzeri (euro
31,00).
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