ALBERTO MAGNELLI (1888-1971). Mostra antologica
28 luglio - 14 ottobre 2001
Bellinzona (Svizzera), Museo Villa dei Cedri, piazza San Biagio 9

Ampia retrospettiva di Alberto Magnelli - dopo le mostre al Kunsthaus di Zurigo nel 1963 e Avignone nel 1988 per il centenario - per sottolineare a trent'anni dalla morte insieme l'ancoraggio storico e l'originalità della sua opera.

Magnelli, che nel 1913 a Firenze si lega con i futuristi italiani, manifesta un singolare approccio alla pittura. Con l'uso del colore puro, la scrittura stenografica delle opere del 1914, la scoperta dell'astrazione dal 1915, il lirismo delle pitture del 1918, l'artista annuncia una visione totalmente moderna, poi vicina a pittori del Novecento italiano (De Chirico, Rosai, Soffici) con elementi metafisici e con scaglie di privitismo. Ed è per questo che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, Magnelli verrà riconosciuto come uno dei maestri della nuova generazione astratta, tanto da esercitare un influsso sull'opera giovanile di Nicolas de Staël, Vasarely, Poliakoff e Dorazio. Per quanto riguarda la fase legata all'astrazione lirica Alberto Magnelli va ricordato in rapporto alle esperienze di Jean Arp e Italo Valenti, incontrati a Locarno con lo scultore Remo Rossi.

Peculiarità di Magnelli è l'ordine piegato alle necessità espressive dello spazio conquistato dalla forma, l'ordine capace di conferire ritmo all'immagine nelle corrispondenze di vuoto e pieno, di colore e tono, di strutture controllate nelle loro tensioni all'origine di una dolce geometria dell'immagine.

La sua opera non trova iscrizione a nessuna scuola di pittura e appartiene alle grandi figure individuali che, più dei movimenti successivi all'avanguardia, hanno indicato il fascino complesso della storia dell'arte del XX secolo.

La mostra antologica di Alberto Magnelli (1888-1971), curata da Daniel Abadie, direttore del Jeu de Paume di Parigi, comprende 60 opere (dipinti, collages, ardesie, disegni e una scultura) provenienti da musei francesi, belgi, tedeschi, svizzeri e soprattutto dalla Successione Magnelli. Esse illustrano tutto l'itinerario di ricerca dell'artista, partendo dalle prime semplificazioni di figura per giungere alla vera e propria astrazione che ne caratterizza l'opera dell'ultimo periodo.

Il catalogo, edito da Pagine d'Arte con la riproduzione di tutte le opere in mostra, pubblica saggi di Luigi Cavallo, Maurizio Fagiolo Dell'Arco e di Elena Pontiggia che considerano rispettivamente i primi anni, la fiorentinità e l'astrazione intensamente vissuti dall'artista. Si pubblicano inoltre sue testimonianze di artisti diversamente connessi a Magnelli: Valerio Adami e Piero Dorazio.