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MARINO MARINI E IL TEATRO
Pistoia, Museo Marino Marini, Palazzo del Tau, C.so Silvano Fedi 30
22 marzo - 31 agosto 2003
Il museo Marino Marini
di Pistoia in collaborazione con la Fondazione intitolata allartista
inizia con questanno la presentazione di una serie di mostre monografiche
intorno ad alcuni temi fondamentali sviluppati nellarte di questo
protagonista del Novecento.
Il ciclo di lavoro che si protrarrà nei prossimi anni prevede eventi
espositivi piccoli ma estremamente qualificati che si integreranno nel
percorso museale con il fine di puntualizzare di volta in volta le tematiche
sollecitate anche dalla vista della collezione.
Nellampia letteratura critica dedicata a Marino Marini si assiste
ad una riduzione dei temi svolti durante la sua attività artistica
ai cavalli e cavalieri, ai nudi e ai ritratti. Eppure i soggetti affrontati
in più di cinquantanni di produzione sono più numerosi
e vari.
La lunga serie dei giocolieri e dei danzatori, più volte trattati
in scultura, pittura e grafica, rimanda, ad esempio al mondo del teatro.
Infatti, proprio come molti suoi contemporanei - Picasso o Severini, tanto
per fare due nomi - Marino Marini ha frequentato mediante la sua arte
il mondo dello spettacolo come metafora della transitorietà della
vita. Nel 1970 Gualtieri di San Lazzaro nel testo che accompagnava il
primo repertorio completo a lui dedicato metteva in risalto questa sua
tematica e in un brevissimo capitolo intitolato Luci della ribalta
(è anche il titolo di un quadro di Marini) scriveva: Il posto
che occupa nellopera di Marino suggerisce di farne un esame sotto
una nuova angolazione, proprio in funzione di questo mondo dello spettacolo.
Unintuizione che il critico francese non approfondì e che
licenziò con qualche breve considerazione. Una sollecitazione che
ancora oggi non ha trovato piena soddisfazione e che in unottica
di ripresa degli studi su Marini trova uno sbocco nella mostra dal titolo
Marino Marini e il teatro, promossa dal Comune di Pistoia
e dalla Fondazione intitolata allartista, mostra che si terrà
presso il Museo Marino Marini di Pistoia dal 22 marzo al 31 agosto.
Numerose sono le opere attinenti a questo tema, distribuite in maniera
ininterrotta per tutti gli anni della lunga carriera di Marini. Dagli
arlecchini dipinti durante gli anni Venti e Trenta ai danzatori degli
anni Cinquanta, fino ad arrivare alle ultime prove, poco prima di morire,
per una serie di grafiche sul tema del circo.
Quella di Marini nei confronti del teatro è una posizione sempre
viva che, dopo alcuni tentativi falliti durante gli anni Sessanta, trovò
soddisfazione nellaffrontare direttamente il mondo del teatro con
la realizzazione delle scene e dei costumi per la Sacre du printemps
di Igor Strawinsky messa in scena al Teatro della Scala di Milano nel
1972.
Il rapporto Marini-Strawinsky è comunque anteriore a questepisodio,
riferibile ai primi anni Cinquanta quando lo scultore ritrasse il celebre
compositore dopo averlo per caso conosciuto in una galleria newyorkese.
La mostra si articola proprio attorno a questa esperienza teatrale, che
è strettamente in linea con la poetica mariniana, e presenta per
la prima volta, nella sala del Museo Marini dove è custodito il
ritratto in argento del musicista, i bozzetti della rappresentazione scaligera,
conservati negli archivi del teatro milanese,. Questi saranno affiancati
da una ricca documentazione fotografica sulla rappresentazione, mentre
nelle altre sale del museo, riallestite per loccasione, viene organizzata
una scelta di opere (in parte di proprietà del museo stesso, in
parte provenienti da collezioni pubbliche e private) che documentano con
un percorso breve ed esemplificativo questaspetto finora considerato,
a torto, marginale.
Note
biografiche
Marino Marini
nasce a Pistoia il 27 febbraio 1901. A sedici anni si iscrive allAccademia
di Belle Arti di Firenze, dedicandosi in un primo tempo al disegno e alla
pittura; alla scultura si avvicina solo a partire dal 1922.
Nel 1929 si trasferisce a Milano, chiamato da Arturo Martini ad occupare
la cattedra di scultura presso la scuola darte di Villa Reale a
Monza. Dello stesso anno è la prima importante scultura, Popolo,
in terracotta , con la quale Marino si rivela al pubblico e alla critica.
Nel 1931 realizza Ersilia, una scultura in legno policromo considerata
una delle opere fondamentali e nel 1932 presenta a Milano la sua prima
personale.
La sua opera comincia ad ottenere i primi riconoscimenti importanti con
la partecipazione alla Quadriennale di Roma; alla Il Quadriennale nel
1935 vince il primo premio per la scultura.
Nel 1936 compare il Cavaliere, unopera di notevole significato anche
per la successiva evoluzione della ricerca, di cui Marino realizza due
versioni, una in bronzo ed una in legno, ora in Vaticano.
Nel 1938 incontra Mercedes Pedrazzini, che sposa alcuni mesi più
tardi e che chiamerà affettuosamente Marina quasi a
sottolineare il legame che unirà entrambi per tutta la vita.
Nel 1943 Marino si rifugia nel Canton Ticino insieme con Marina: sono,
questi anni di esilio, particolarmente importanti per lartista:
in Svizzera conosce e frequenta alcuni grandi maestri dellarte contemporanea
- Giacometti, Wotruba, Otto Bänninger, Haller, la Richier - la cui
opera concorre allapprofondimento dei suoi temi e della sua ricerca.
Continua in questo periodo il ciclo delle Pomone, figure femminili simbolo
di fecondità, un tema già avviato nel 1935. Con lArcangelo
prende forma anche la serie dei Miracoli, opere che scaturiscono dallangoscia,
dal dolore, dalla distruzione che la guerra e la violenza provocano allumanità
e di cui Marino sente profondamente il peso. Lanno successivo al
suo rientro in Italia (1947) sarà per lui decisivo: partecipa alla
XXIV Biennale di Venezia con una sala personale e, nelloccasione,
stringe profonda amicizia con Henry Moore; nello stesso periodo incontra
il mercante americano Curt Valentin, che lo invita negli Stati Uniti e
gli organizza una grande personale a New York ed una serie di esposizioni
che contribuiscono a far conoscere la sua opera nel mondo.
Larte di Marino è ormai nella più alta considerazione:
nel 1952 ottiene il Gran Premio Internazionale di Scultura alla Biennale
di Venezia, nel 1954 il Gran Premio Internazionale dellAccademia
dei Lincei di Roma, nel 1959 esegue la grande composizione equestre, alta
ben cinque metri, destinata ad una piazza dellAja. Si susseguono
poi numerose mostre - a Monaco, Rotterdam, Stoccolma, Copenhagen, Oslo,
Helsinki - che culminano con le grandi antologiche al Kunsthaus di Zurigo
nel 1962 e in Palazzo Venezia a Roma nel 1966.
Nel 1968 riceve a Göttingen la più alta onorificenza tedesca
con la nomina a membro dellOrden pour le Mérite fur Wissenschaften
und Kunst.
Nel 1976 alla Nuova Pinacoteca di Monaco di Baviera gli viene dedicata
una sala permanente e nel giugno del 1979 nelle sale del Palazzo Comunale
di Pistoia si inaugura il Centro di Documentazione dellOpera di
Marino Marini, che raccoglie oltre i disegni e le incisioni, la grande
scultura Miracolo ed altre opere di formato minore, una biblioteca specializzata,
una fototeca ed una videoteca che documentano la vita e le opere dellartista
Marino muore a Viareggio il 6 agosto 1980.
CENTRO
DI DOCUMENTAZIONE E FONDAZIONE MARINO MARINI
Presso lex-convento
dellOrdine Ospitaliero di SantAntonio abate denominato Palazzo
del Tau hanno sede, dai primi anni novanta, il Centro di Documentazione
e la Fondazione Marino Marini. Grazie alla ricca disponibilità
di ambienti, gli spazi del trecentesco complesso hanno permesso di allestire
in maniera ben fruibile lintera collezione dellopera grafica
di Marino, circa 350 pezzi fra acqueforti, incisioni, puntesecche, in
parte esposte e in parte disponibili per eventuali esposizioni temporanee.
La produzione grafica è sempre stata una costante nellarte
di Marino, ideata e svolta in sintonia con la produzione plastica per
cui la scelta delle opere è stata dettata dallintento di
rispecchiare il dinamismo e levoluzione della sua attività
nel corso degli anni: dalle prime acqueforti eseguite allepoca dellAccademia
fiorentina, dal 1919 al 1923, fino alle incisioni e litografie ultimate
fra il 1979 e il 1980, anno della sua morte. Insieme a questa preziosa
raccolta, di cui il Centro può vantare lassoluta esclusività,
sono presenti la Giovinetta del 38, un bronzo che si colloca accanto
alle tre piccole Pomone del 43, il Cavallo del 45, la prima
versione in argento del ritratto di Igor Stravinskij del 50. Ma
accanto alle sculture si deve subito aggiungere una folta serie di altre
opere, 62 fra disegni, acquerelli, tempere e tecniche miste; una sequenza
significativa che culmina con il grande olio del64 LIncontro,
dove si rivela la grande qualità di Marino pittore.
Il Centro di Documentazione accoglie una biblioteca specializzata sullopera
di Marino, una diateca, una fototeca ed una videoteca che documentano
la vita e le opere dellartista.
Convive e collabora con il Centro lomonima Fondazione istituita
al fine di assicurare la conservazione, la tutela e la valorizzazione
dellopera e del patrimonio artistico di Marino Marini, di favorirne
una migliore conoscenza sia in Italia che allestero tramite la promozione
e il patrocinio di mostre antologiche, pubblicazioni darte ed ogni
altra iniziativa, in particolare di ricerca e di studio, atta a valorizzare
lopera e la memoria dellartista.
In dotazione alla Fondazione è limponente gipsoteca che raccoglie
oltre ad un folto numero di gessi minori, un gruppo di gessi monumentali
che costituiscono un ricco patrimonio a disposizione di turisti e studiosi,
nonché un nutrito gruppo di piccole terrecotte.
La Fondazione, grazie ad unapposita Commissione Scientifica interna
giudica lautenticità di opere a lei sottoposte da collezionisti
e gallerie di tutto il mondo. La Fondazione conserva inoltre un archivio
che documenta interamente la vita e lopera di Marino.
Mostre
di Marino Marini negli ultimi cinque anni
1995
Arles, Museo Réattu & Espace Van Gogh, Marino Marini
Sculputres & dessins
5 marzo 18 giugno
Ben Sheva (Israel), Avraham Baron Gallery, Marino Marini Works
on Paper
14 maggio 14 giugno
Lisbona, Museu du Chiado, Marino Marini Sculptures & Dessins
30 giugno 10 settembre
Herzliya (Israele), Museum of Arte Herzliya, Marino Marini Works
on Paper
aprile-maggio
Vienna, Haus der Kunst, Marino Marini Gemalde, Skulpturen, Zeichnungen
18 maggio 17 settembre
Berlino, Kunstforum in der Grundkredit Bank, Marino marini Gemalde Skulpuren
Zeichnungen
30 settembre 1 gennaio 1996
1996
Lipsia, Museum der Bildenen Kunste, Marino Marini Gemalde, Skulpturen,
Zeichnungen
18 gennaio 28 febbraio
Pistoia, Convento del Tau, Marino Marini Composizioni astratte
23 febbraio 18 marzo
Modena, Palazzina dei Giardini, Le metamorfosi del corpo
21 aprile 7 luglio
Pistoia, Piazza del Duomo, Marino Marini Guerrieri e Gridi
18 maggio 23 giugno
1997
Hakone, The Hakone Open-air Museum, Marino Marini Sculture, dipinti, disegni
17 maggio 27 luglio
Oita, Oita Prefectural Art Hall, Marino Marini Sculture, dipinti, disegni
14 agosto 26 settembre
Wakayama, The Museum of Modern Art, Marino Marini Sculture, dipinti, disegni
4 ottobre 3 novembre
Tokyo, Station Gallery, Marino Marini Sculture, dipinti, disegni
22 novembre 25 gennaio 1998
1998
Milano, Biblioteca di via Senato, Marino Marini Le opere e i Libri
Pietrasanta, Chiostro di SantAgostino, Marino Marini Miti ed Eroi
13 agosto 30 settembre
1999
Locarno, Pinacoteca Casa Rusca, Marino Marini
Londra European Academy for the Arts, Marino Marini
Lucca, Convento di San Micheletto, Tempo sul Tempo, C. L. Ragghianti e
il carattere cinematografico della visione
2000
Aix en Provence, Galerie dArt du Conseil General, Quattro tempi
e quattro aspetti dellarte italiana del XX secolo
5 ottobre 21 dicembre
2001
Pistoia, Palazzo Fabroni, La Forma del Colore
24 febbraio 22 aprile
Monaco di Baviera, Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Die Spur der
Farbe
16 maggio 22 luglio
2002
Wakefield, Yorkshire Sculpture Park, Marino Marini Sculptures
9 agosto 17 novembre
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