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COMUNE DI CAMPIONE D’ITALIA
GALLERIA CIVICA
CLAUDIO MASSINI. Lago sacro
Campione d’Italia, Galleria Civica San Zenone (piazzale Maestri Campionesi);
Oratorio di San Pietro (piazza Roma); Santa Maria dei Ghirli (viale Marco da Campione)
1 ottobre - 14 novembre 2010
La città di Campione d’Italia ospiterà nel prossimo autunno “LAGO SACRO”, una mostra personale di Claudio Massini.
L’esposizione, curata da Philippe Daverio, direttore di “Art e dossier” e conduttore della trasmissione televisiva “Passpartout”, apre al pubblico giovedì 30 settembre alle ore 18.00 e sarà visitabile fino al 14 novembre 2010.
Claudo Massini esporrà oltre cento opere scelte da Philippe Daverio in tre diverse sedi espositive in una delle più ampie rassegne mai dedicate al suo lavoro. Le opere della collezione dell’associazione milanese ”Metastorica” e quelle della mostra appena conclusa alla “Fondazione Magnani Rocca” si accostano a quaranta lavori inediti in una serie di sedi nel cuore storico della piccola città campionesse: l’ex-chiesa di San Zenone oggi Galleria Civica d’arte, il Santuario barocco di Santa Maria dei Ghirli e l'Oratorio di San Pietro. Questa mostra colpisce per la rara e complessa consapevolezza degli spazi in cui opera. La pittura di Massini, unica nel suo genere, ha la capacità d’inserirsi in maniera sorprendente negli edifici storici donando agli spazi nuovi ritmi percettivi, ma tenendo in piena considerazione la sacralità di questi luoghi. Massini propone opere che come broccati emergono dal loro impianto di pigmento artigianale steso a strati sovrapposti. È una pittura dirompente, viva, ma soprattutto in rilievo, che necessita della luce per esaltare il gioco di pieni e vuoti come accade nella scultura. La grafica è meccanica, frutto di un approccio minuzioso e va a comporre, il più delle volte, un surreale campionario di geometria descrittiva. Intenta costantemente nell’indagine concettuale sulle categorie del sublime e del kitsch la ricerca di Massini è parallela e complementare al lavoro di importanti artisti come Glenn Brown o John Currin che hanno fatto della figurazione e della pittura tout court la loro cifra stilistica.
Massini è senza dubbio uno degli artisti contemporanei che hanno dato un significativo contributo italiano nel campo della pittura.
“L’intento dell’esposizione – dice l’artista – consiste nel porre in essere un sistema in grado di narrare attraverso dipinti, oggetti ed interventi, la natura insieme gentile e solenne dei luoghi. La ricerca sottesa a questo obiettivo terrà in parallela considerazione sia le riadici italiane del sito, sia l’atmosfera e il calore accogliente della comunità svizzero ticinese, nel tentativo di evocare il fascino e la poesia dei “ghirli” di questa terra: attraverso l’utilizzo di immagini micro performative verrà evocata la capacità degli artisti originari di questi luoghi – come Anselmo da Campione, Bonino da Campione, i maestri scalpellini di San Pietroburgo, Francesco Borromini e Domenico Fontana - di aver costruito valori europei”.
Su queste basi nasce anche il libro d'arte realizzato a testimonianza dell'evento, a cura di Simone Ferraro ed Elisabetta Coletti: sarà epilogo e racconto di un percorso tra arte e storia sullo scenario del "Lago Sacro".
Claudio Massini (Napoli 1955 - vive e lavora a Casier (TV).
Pittore, fotografo, performer. Claudio Masini ha trascorso la prima giovinezza nella città paterna: Trieste. Nei primi anni Settanta, poco dopo essersi diplomato all’istituto d’arte cittadino, parte alla volta di Napoli seguendo la famiglia. Qui frequenta l’Accademia di Belle Arti. In questi anni il lavoro artistico di Massini si compie in azioni performative, ampliamente documentate fotograficamente, dove il gesto poetico è inserito all’interno di un contesto urbano e sociale. Partecipa a importanti esposizioni come la “Biennale di Venezia” del 1976 su invito di Enrico Crispolti. Quattro anni dopo si è trasferito a Treviso. Massini si concentra sull’idea di pittura plastica, talvolta cupa, talvolta segnata da sonorità scultoree. Alla fine degli anni Ottanta ha intrapreso con il gallerista Lucio Amelio un percorso artistico segnato dalla costante partecipazione ad esposizioni d’arte contemporanea di rilievo. L’esperienza acquisita in questi anni, porta l’autore, a una visione di un’arte metastorica e nasce l’esigenza di una pittura che tratta esclusivamente la figura inanimata.
Gli anni Novanta vedono convogliare le energie di Massini nella costruzione della P.AR.CO. (padiglione arte contemporanea) luogo che ospita incontri ed esposizioni con artisti nazionali ed internazionali . Nel giro di pochi anni la sua ricerca artistica avanza. Massini si specializza nelle tecniche pittoriche e, attraverso una continua serie di studi alchemici, investiga e rielabora la materia fino a permettere a elementi tra loro diversi (opachi, traslucidi, lucidi o polverosi), di convivere nel medesimo piano. La sua indagine è tesa a creare una nuova figurazione dove i soggetti distintivi, capaci di conservare elementi riconoscibili come stelle, fiori, tavoli, ecc. sono reinventati in nuove genesi formali. Tutti gli elementi si collocano nel piano visivo della tela, con improbabili equilibri stilistici, capaci di dialogare con gli ambienti circostanti.
La superficie pittorica (nata dalla giustapposizione per velatura di colori differenti fra loro) diviene lì, dove alberga il soggetto, un rilievo dalle altezze millimetriche. Massini da diversi anni è uno dei protagonisti dell’arte contemporanea italiana, a testimonianza di ciò sono le innumerevoli mostre collettive e personali in gallerie, musei nazionali e internazionali.
Tra le mostre personali segnaliamo: “Duello”, Lucio Amelio, Napoli, 1989; Galleria d’arte moderna, Bologna, 2003; M¸csarnok Kunsthalle, Budapest, 2003; Die Galerie, Francoforte, 2007; Allegra Ravizza, Milano, 2008; Civico Museo Sartorio, Castello di San Giusto, Civico Museo di Storia dell’Arte, Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, Civico Museo d’Arte Orientale, Civico Museo Morpurgo, Civico Museo del Mare, Trieste, 2009. Museo Malandra e Antica Pieve di San Giovanni, Novara, 2010.
Ha inoltre partecipato alle seguenti mostre collettive: “Ambiente come sociale”, Biennale di Venezia, 1976; “Paysages”, Museo Revoltella, Trieste, 1994; “L’altra metà del cielo”, Rupertinuum, Salzburg, 2000; “Un secolo d’arte italiana”, MART, Rovereto, 2005; Venezia, museo Fortuny, 2007; Parma, Fondazione Magnani Rocca, 2010. |