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PAOLO MINOLI. Ricognizione
della Scultura
2 - 31 luglio 2005
Marone (Lago dIseo, Brescia), Villa Rosa
A poco più
di sei mesi dalla scomparsa, si va concretizzando una esposizione dellopera
scultorea di Paolo Minoli, già programmata dallartista e
ora proposta dalla Lagorio Arte Contemporanea di Brescia, in collaborazione
con Casaperlarte fondazione paolo minoli.
La mostra si articola
in due spazi espositivi: nel parco di Villa Rosa, a Marone sul lago dIseo,
è distribuito un gruppo di sculture monumentali, tra le quali spicca
In posa, una delle ultime opere dellartista la cui realizzazione
in acciaio inox palinato è appena stata conclusa; nelle sale della
Lagorio Arte Contemporanea di Brescia, invece, sono esposte opere di dimensioni
più ridotte, da interno, in stretto confronto con unaltra
scultura di grandi dimensioni.
Si tratta di un insieme
di lavori tra di loro complementari che illustrano bene la ricerca condotta
da Minoli e ben approfondita dai curatori della rassegna nei testi pubblicati
nel catalogo edito da Shin edizioni di Brescia. Limpressione
- scrive Claudio Cerritelli - è che tra il vuoto delimitato dalle
superfici e lo spazio esterno/intorno non ci sia mai interruzione ma solo
spostamento dello stesso principio costruttivo, calcolato movimento di
piani che diventano i perimetri fisici e immaginativi dello spazio totale:
rivelatori di ogni possibile dinamica. Per Minoli la scultura va in questo
senso a toccare la problematica del fare spazio captando le
derive del vuoto, è unoperazione non solo progettuale ma
intuitiva, un modo di elaborare gli schemi costruttivi modificandoli sia
in relazione ai caratteri fisici dellambiente sia alle tensioni
emotive che volta per volta si commisurano con larchitettura. .
E Alberto Veca sottolinea, nella sua ricognizione del percorso compiuto
da Minoli, altri aspetti di questo lavoro, concludendo che Nella
diversità dei materiali adottati mi sembra si giochi un momento
nevralgico del pensare la scultura, fra forma capace di invadere e delimitare
lo spazio in modo durevole, e la provvisorietà della
luce, cangiante sulla superficie specchiante dellacciaio o capace
di esaltare la superficie variegata del corten..
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