OTTONELLA
MOCELLIN E NICOLA PELLEGRINI
LE COSE NON SONO QUELLE CHE SEMBRANO
Installazione
a cura di Francesca Pasini
LA MARRANA arteambientale
Montemarcello, località Marrana 19030 Ameglia (La Spezia)
2 31 luglio 2005
Nellambito
dei programmi espositivi 2005, nel mese di luglio verrà ufficialmente
presentata anche linstallazione permanente di Ottonella Mocellin
e Nicola Pellegrini,
già in sito dal mese di maggio.
Il luogo
che i due artisti hanno voluto ricreare è il luogo simbolico dei
giochi infantili, dellamore romantico e del misterioso risveglio
della natura e dei sensi. Prendendo spunto dai racconti Ada o Ardore
di Vladimir Nabokov e Angeli e insetti di Antonia Byatt, immaginano
una storia di incesto tra fratello e sorella che affiora tra la vegetazione
de La Marrana. Popolano il giardino di immaginari insetti che sottolineano
la metafora della sessualità, mentre la dimensione del gioco è
presente attraverso i giochi di parole dello scarabeo e dellesercizio
enigmistico del bersaglio.
E uninstallazione multipla, costituita da un tavolo di pietra
attorno al quale sono posti quattro sedili, sul piano è scolpito
un tavoliere da scarabeo, al centro del quale si intrecciano
le parole INCEST/INSECT; loccorrente per giocare è contenuto
allinterno del tavolo, dove sono posizionate anche due casse acustiche
che rimandano la storia scritta e interpretata dai fratelli
Ottonella e Nicola.
Vicino sono state piantate una Budleia davidii che ha la proprietà
di attirare le farfalle, animale simbolico della trasformazione, e un
innesto di due tipi di alberi di prugne, che allude ad un incesto
vegetale".
In un altro punto,
unaltalena ci riporta al gioco infantile, ma sul sedile di legno
è inciso un bersaglio enigmistico che avviluppa i loro
nomi, ognuno genera laltro:
OTTONELLA-OTTONE-RAME-RAMO-INNESTO-FRUTTA-FICO-FOGLIA-FIGLIA-SORELLA-FRATELLO-FRATE-RATE-ARTE-CARTE-GIOCO-SCARABEO-INSETTO-INTESTO-INCESTO-CESTINO-DESTINO-FATO-FANTE-FONTE-MONTE-COLLINA-COLINA-NICOLA.
Lungo le corde dellaltalena
sono posizionate delle casse acustiche, una fotocellula aziona il racconto
nel momento in cui una persona si dondola sullaltalena.
La percezione della storia, frammentata dai movimenti degli osservatori,
trova unità attraverso la vita stessa del giardino. Le opere cresceranno
e si trasformeranno come i semi gettati sul terreno, o come il polline
che gli insetti veri ed immaginari depongono sui fiori.
Un modo per attirare in uno spazio aperto la volatilità dei racconti
orali e per costruire punti di osservazione, nei quali narrare, ascoltare
e vedere si fondono in un innesto che germina con le stagioni. Ma anche
un modo per affrontare il tema nevralgico dellincesto, mettendo
in primo piano il mistero naturale dellamore fraterno,
più che il tabù inaccettabile.
OPERE
PRESENTI NEL PARCO DI ARTE AMBIENTALE DE LA MARRANA
Con
la mostra dedicata nel 1997 a Hossein Golba, è iniziata lattività
di La Marrana arteambientale, proseguita poi con le mostre di Kengiro
Azuma (1998), Luigi Mainolfi (1999), Philip Rantzer (2000), Mario Airò
e vedovamazzei (2001), Magdalena Campos-Pons (2003), e le installazioni/sculture
di Lorenzo Mangili, Lucia Pescador, Cecilia Guastaroba, Quinto Ghermandi.
Hossein
Golba
Lo stato danimo
Passi
Kengiro
Azuma
Il sogno
Luigi
Mainolfi
Casa della Marrana (casa dei rovi)
La torre dai capelli al vento
Philip
Rantzer
Cara Bene
Il fischio del bosco
La cura di bellezza
Passione divina
Ti voglio bene ma sono stanco
Stanza n° 1 Senza titolo
Mario
Airò
Plink!...
vedovamazzei
Stella Maris
155 A.C.
Magdalena
Campos-Pons
Interiorità (o luna sulla collina)
Joseph
Kosuth
'Located world La Marrana' ,2003
Jannis
Kounellis
"Senza titolo, La Marrana", 2004
Lorenzo
Mangili
Start station (Caballa di Goethe)
Malapoma
Complementare al cielo in un dato invaso civile sopra un monte
Icona
Fontana per Gesser
Tribunale
Erma del genius loci
Lucia
Pescador
Larco della gibigianna
Cecilia
Guastaroba
Tenda di p.
Quinto
Ghermandi
Per traguardare il volo degli uccelli
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