|
ottonella mocellin - nicola
pellegrini. La città negata
una videoinstallazione presentata aLA MARRANA arteambientale
LA MARRANA arteambientale.
Montemarcello, località Marrana 19030 Ameglia (La Spezia)
28 giugno - 3 agosto 2008
Informazioni
Per informazioni Casa Bolongaro, Località La Marrana, Montemarcello,
Ameglia (SP)
tel. 0187.600158 - tel. milano 02.86463673
www.lamarrana.it;
info@lamarrana.it
Per
tutto il periodo di apertura al pubblico (28 giugno - 3 agosto 2008, sabato
e domenica dalle 17.30 alle 21.30) il Parco di Arte Ambientale situato
in località La Marrana di Montemarcello, Ameglia (SP), presenta
unemozionante videoinstallazione realizzata dalla coppia di artisti
Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, già presenti nel Parco
con unimportante opera.
La città negata
è un video che racconta la storia di Santo e Peppino, due amici
ciechi dalla nascita e perciò privi oltre che della vista di una
memoria visiva del mondo.
Accompagnandoci per mano in un viaggio attraverso loscurità,
Santo e Peppino ci offrono due punti di vista speciali per aiutarci a
riflettere sulla conoscenza del mondo e la consapevolezza di noi stessi.
Come in molti progetti precedenti il lavoro si presenta come una narrazione
doppia, frammentata e unitaria al tempo stesso. In questo caso è
il racconto di due storie personali che si intrecciano nella comune esperienza
della cecità, degli studi di Filosofia e del lavoro. È,
tra le altre cose, la storia di unamicizia nata da adulti, come
la definiscono i protagonisti, fatta di condivisione, di impegno sociale
e di amore per la città di Palermo. Attraverso lemozionante
narrazione della loro ricerca di indipendenza e di accettazione dellhandicap,
il video cerca di affrontare domande sullesistenza, la comunicazione
e la percezione.
Nel parlarci delle loro vite, del loro modo di sognare, ricordare e percepire,
Santo e Peppino ci svelano una Palermo personale e fuori dagli schemi,
dove i ricordi della vita universitaria e della lotta politica si sovrappongono
allesperienza del quotidiano; dove la percezione dellarte
si mescola a quella della notte; dove la lettura dellumore altrui
avviene attraverso il rumore dei passi o il tono della voce e dove, soprattutto,
il problema dellassenza della vista si risolve nella presenza di
una ricchezza di stimoli e codici attraverso i quali è possibile
comprendere il mondo che ci circonda.
Lincontro ha avuto luogo allOrto Botanico di Palermo, un luogo
magico e sospeso che, benché situato nel cuore della città,
offre la possibilità di appartarsi dal traffico e dal ritmo caotico
per vivere una dimensione temporale quieta e dilatata. Seguendo un percorso
iniziato da tempo da Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini in cui è
privilegiato laspetto sonoro, il video è costruito seguendo
la voce (intesa come elemento che aggiunge una dimensione emotiva al lavoro)
e scarnificando il linguaggio visivo, che per sottrazione rafforza il
contenuto dando vita ad immagini essenziali, spesso ipnotiche e poetiche.
In questo caso le immagini propongono una Palermo fuori fuoco e rallentata,
in cui è difficile distinguere i contorni delle cose o delle persone,
che appaiono come macchie di colore in movimento, nellinquadratura.
La città negata fa parte di una serie di progetti basati su una
riflessione sui rapporti interpersonali. Questi progetti nascono dal desiderio
di raccontare la storia di qualcun altro attraverso le nostre voci, i
nostri corpi o i nostri sguardi, e di cedere a questo qualcuno parte del
controllo sulla nostra produzione artistica. Lintenzione e
quella di creare, attraverso la condivisione, unarea di scambio
legata alla sfera dellemotività in cui arte e narrazione
possano essere considerate come reciproci doni.
La città negata,
2006 (1438) - Single Channel Video
Courtesy: Galleria Lia Rumma, Milano Napoli
Ottonella
Mocellin è
nata nel 1966 a Milano. Nicola Pellegrini
è nato nel 1962 a Milano; vivono e lavorano a Milano.
Tra le mostre personali citiamo: Il gioco della verità, Fondazione
Adriano Olivetti, Roma, (2001); Happy together, Galleria Lia Rumma, Napoli,
(2002); In the mood for love - I'm too sad to tell you, MUAR, Mosca, (2003);
Così lontano così vicino, Museo Nazionale dei Trasporti,
La Spezia, (2004); Le cose non sono quelle
che sembrano, La Marrana Arteambientale, Monte Marcello (2005); Aspettando
che leco della voce sva-nisse, Scuderie di Palazzo Moroni, Padova
(2005).
Molte anche le partecipazione a mostre collettive: Luogo comune, Openspace,
Milano, (1999); Listening to new voices: 2002 National and International
Studio Program Exhibition, P.S.1 MoMA, New York, (2002); U-Topos, Tirana
Biennale 2, National Gallery of Arts, Tirana, (2003); On Air. Video in
onda dallItalia, Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone
(GO) (2004); definitively provisional, Appendiks, Copenhagen, (2004);
D'Ombra, Papesse - Centro Arte Contemporanea, Siena (2006); Time Code,
MAMbo (2008).
|