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BERTHE
MORISOT - Retrospettiva
20 giugno - 19 novembre
Martigny, Fondation Pierre Gianadda
Berthe Morisot non
è sconosciuta a Martigny. Nel 1996, nell'ambito della retrospettiva
Manet alla Fondation Pierre Gianadda, il celebre dipinto 'Berthe Morisot
con un mazzoletto di viole' aveva mostrato al pubblico lo sguardo intenso
e pieno di ardore della giovane artista, di cui il pittore è riuscito
a tracciare la forte personalità declinando in modo magistrale
i suoi famosi neri.
Nata nel 1841 a Bourges, Berthe Morisot, dopo un'infanzia passata in provincia,
dal 1855 abiterà a Passy. Ben presto mostra di avere un certo dono
per la pittura per cui ha un vivo interesse. Nel 1857 con le due sorelle
segue i primi corsi di disegno nell'atelier di un certo Chocarne e poi
in quello più qualificato di Joseph Guichard, allievo di Ingres
e di Delacroix. Questo nuovo insegnante incoraggia Berthe e sua sorella
Edma a copiare i capolavori del Louvre (è opportuno ricordare che
l'Ecole des Beaux-Arts accetterà le donne solo a partire dal 1897).
Berthe invece sogna di dipingere paesaggi e di abbandonare la pittura
di atelier e gli accademismi della tradizione. Guichard, allora, le presenta
Camille Corot e le due sorelle cominciano a lavorare con lui "sul
motivo", a diretto contatto con la natura. Corot si rivela un maestro
esigente e le affida poi ad Achille Oudinot, che, a sua volta le introduce
nell'atelier di Charles Daubigny. Espongono quindi, per la prima volta
al Salon del 1864, anno in cui, in occasione delle vacanze in Normandia,
si accostano al pittore Léon Riesener, di cui Berthe Morisot apprezza
i consigli illuminati.
I genitori di Berthe ricevono ogni settimana nella loro casa di rue Franklin
numerosi artisti, pittori e musicisti, che costituiscono un richiamo importante
per le giovani Morisot. Nel 1865, nel giardino della casa viene costruito
un atelier destinato alle due figlie e, in occasione del Salon di quell'anno,
un critico segnala nei dipinti di Berthe "un senso delicato del colore
e della luce". Nel 1867 la sua tavolozza si definisce facendo cantare
i colori chiari con un senso molto personale della luce.
La
gran signora dell'Impressionismo
Nel 1868, Fantin-Latour presenta Edouard Manet a Berthe Morisot. Tra di
loro scocca subito una scintilla e Berthe, ammaliata dalla personalità
e dall'opera dell'illustre maestro, diviene sua modella, quella che Manet
raffigurerà di più. Berthe subisce il fascino di Manet,
ma, pur avendo una grande ammirazione per la sua pittura, non sarà
mai sua allieva. Morisot si dedica sempre più alla pittura e frequenta
assiduamente il milieu artistico parigino. Nel 1869, una vacanza presso
la sorella Edma, sposata a Lorient, ispira a Berthe delle opere in cui
l'osservazione rigorosa del paesaggio e la presenza femminile di Edma
si intrecciano in una sorta di sogno. Nel luglio del 1870, l'esplodere
della guerra franco-prussiana turba la dolce armonia dei suoi dipinti
e richiama alle armi, tra gli altri, Manet, Degas, Bazille e Renoir. Berthe
rifiuta di lasciare la città e resta per un certo tempo in rue
Franklin. Le privazioni, il freddo, l'incessante rumore dei bombardamenti
minano in modo indelebile la sua salute. La famiglia Morisot ad un certo
punto si rifugia a Saint-Germain-en-Laye, ma Berthe sogna il mare e l'inattività
le pesa. Raggiunge allora la sorella a Cherbourg.
Per rappresentare la fluidità dell'acqua e tradurre il movimento
del mare, Berthe copre la tela di piccoli tocchi distinti pieni di luce.
Sedotta dall'acquerello, vi si dedica con passione e la sua tavolozza
si schiarisce. Nel 1872, in occasione di un soggiorno a Madrid, scopre
Vélasquez e Goya. Nel 1873, la giuria del Salon accetta solo un'opera
di Morisot e molti lavori di altri artisti vengono rifiutati. In segno
di protesta un gruppo di artisti, come Monet, Pissarro, Sisley, Degas,
Renoir, crea una «Société anonyme coopérative
d'artistes peintres et sculpteurs» che espongono le loro opere dal
15 aprile al 15 maggio del 1874 negli ateliers del fotografo Nadar. Il
dipinto di Monet Impression, soleil levant darà il nome al movimento
impressionista.
Berthe Morisot partecipa a questo avvenimento, che in un mese richiama
più di tre mila persone, con opere come Le Berceau e La Lecture,
che sono esposte a Martigny. La sua presenza in quella rassegna è
segno di indipendenza. Il suo vecchio professore Guichard è inorridito,
ma, con la libertà di spirito che la caratterizza, lei esporrà
regolarmente con il gruppo. Nel 1874 Berthe sposa il fratello di Manet,
Eugène, pittore dilettante, che frequenta anche i milieux letterari.
Eugène et Berthe trascorrono l'estate del 1875 nell'isola di Wight,
dove realizza interessanti dipinti, che mettono in evidenza la sua grande
vena coloristica. L'unica figlia della coppia, Julie, nasce nel 1878 e
diventa uno dei modelli preferiti della madre, che intanto partecipa a
tutte le mostre degli impressionisti, eccezion fatta per quella del 1879.
Nel 1880 sembra aver raggiunto la piena maturità e in occasione
della quinta mostra impressionista può essere considerata una delle
figure di spicco del movimento. Le composizioni hanno raggiunto un bell'equilibrio,
che poggia sul nervosismo della pennellata e sull'armonia di colori. Dai
suoi acquerelli, arte in cui Berthe Morisot eccelle, emana una sottile
spontaneità piena di fascino.
Nel 1892 l'artista perde il marito e passa il suo tempo a dipingere, circondata
spesso da Monet, Renoir, Degas e Mallarmé. Nel 1892 tiene la sua
seconda personale da Bussod et Valadon, riscuotendo un buon successo sia
da parte degli artisti che degli appassionati d'arte. Nel 1894 presenta
il suo lavoro alla Libre Esthétique di Bruxelles: fra le opere
figura Intérieur, presente nella mostra di Martigny. Nello stesso
anno lo stato francese acquista, grazie a Mallarmé, il dipinto
Le Bal (esso pure in mostra). Berthe muore nel febbraio 1895, per polmonite,
a soli 54 anni.
La retrospettiva postuma del 1896 da Durand Ruel riscuote il plauso unanime
della critica, che riconosce il valore universale della sua pittura. La
freschezza della sua opera, il suo modo delicato di trattare la luce,
la sensualità della sua gamma cromatica fanno di lei un'artista
di particolare interesse anche per i temi sviluppati in grande semplicità
nell'ampio contesto della vita di tutti i giorni.
La mostra raccoglie 140 opere: oli, pastelli, acquerelli, punte secche,
un busto e un rilievo che mostrano le varietà delle ricerche formali
di Berthe Morisot.
Curata da Hugues Wilhelm
et Sylvie Patry, la rassegna è organizzata dalla Fondation Gianadda
in collaborazione con il Musée des Beaux-Arts di Lille.
Il catalogo bilingue
francese/inglese, ampiamente documentato, riproduce a colori tutte le
opere esposte (45.- Frsv; 30 euro).
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