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galleria MORONE : quarantanni
di storia
una festa per gli amici e la città con il jazz di KOLKER-ABERCROMBIE
QUARTET
Milano, galleria
MORONE, via Nerino 3
quarantanni
di storia
Sono poche le gallerie milanesi sopravvissute al passare dei decenni.
Si possono contare sulle dita di una mano e poco più. Fra di esse
è certamente da porre la Galleria Morone che prende il nome dalla
via in cui è nata (via Morone 6) e dove è rimasta a lungo
prima di approdare nella sede attuale di Via Nerino 3.
La storia della galleria è, inoltre, la storia di Enzo Spadon,
un mercante poco mercante perché più attento alla qualità
(e alla novità) delle opere che al mercato del momento, più
rivolto agli uomini e alle loro idee che alla produzione di denaro. Motivi
questi che rendono i 40 anni di attività della galleria Morone
un vero miracolo, perché Spadon ha saputo sopravvivere alle mode
con la coerenza e la forza di spirito, in rapporto con i grandi maestri,
ma anche con artisti meno noti dalla sensibilità artistica forte
e stimolante.
Se ripercorriamo i quarantanni trascorsi, partendo dalla mostra
di Piero Giunni nel novembre del 1966 cui seguì una rassegna dedicata
a Luigi Russolo ritroviamo a più riprese i suoi artisti
- Enrico Della Torre, Claudio Olivieri, Valentino Vago, Gianni Madella,
Riccardo Guarneri, Mario Raciti e altri ancora - messi in relazione e
a confronto ravvicinato con alcuni grandi dellarte italiana (Fontana,
Scanavino, Tancredi) e alcune figure mitiche della pittura europea e doltreoceano
(Hartung, Schumacher, Soto, Calder, Noland, Mirò). Un grande ed
importante incontro fu quello con Fausto Melotti intorno al 1970: Spadon,
oltre a realizzare diverse mostre in galleria, lo propose in Germania
(Colonia, Düsserdolf) e in numerose fiere a livello internazionale.
Memorabile inoltre lexcursus (1972) attraverso la Scuola di New
York con opere di Baziotes, Krasner, De Kooning, Gottlieb, Guston, Kline,
Marca-Relli, Motherwell, Newman, Pollock, Reinhardt, Rothko, Stamos, Still:
un evento che segnò la ricerca di molti in Italia.
Ma poi ci sarebbe da dire di altre presenze, a volte di passaggio
ma sempre intense, come quelle di Strazza, Roberto Crippa, Aricò,
Bendini, Iacchetti, Verna (ma anche Christo, Riopelle, Arman).
Altro incontro significativo è quello con Mattia Moreni, che si
legherà alla Galleria Morone per un lungo connubio e che ancora
oggi Enzo Spadon distribuisce in tutta Europa in un mercato in forte espansione.
Nel 1995 la figlia Katia avvia un nuovo discorso con Accademie &
Dintorni, che porta allevidenza nuove generazioni di artisti
come Dorigatti, Bolognini e Shimizu che continuano ancora oggi ad esporre
in galleria.
Oggi poi ecco ancora
limpegno per la diffusione dalla conoscenza di due grandi maestri,
Arturo Carmassi e Agenore Fabbri, pescati - dice Spadon - nel dimenticatoio
dellufficialità per rispolverare le deboli memorie dei miei
contemporanei.
la mostra dei quarantanni
Per festeggiare i suoi quarantanni, la galleria Morone ha voluto
un avvenimento speciale. Anzi due. Negli spazi
della galleria innanzitutto. In primo piano la grande ruota con le fotografie
di alcuni degli incontri e delle mostre più significative, vere
tappe della storia dellarte in Italia. Nessun quadro sulle pareti,
dopo tanti quadri, ma grandi spazi bianchi affidati questa volta ai visitatori
che potranno lasciare un segno del loro passaggio.
la
festa con la musica di Kolker-Abercrombie quartet
Dalla galleria
attraversando lo storico Garage San Remo (via Zecca Vecchia 3), si accederà
agli spazi di Cheli Scenografie, dove sarà la grande musica a tracciare
la colonna sonora della festa. Di scena grandi personaggi del jazz mondiale:
John Abercrombie, Adam Kolker, John Hebert, Bob Meyer.
La serata si annuncia frizzante e la musica che viene da lontano, ma che
avrebbe potuto benissimo accompagnare le opere che via via sono passate
negli spazi della galleria Morone, rappresenta una sorta di contrappunto
con i colori e i segni a volte forti ed esplosivi, a volte appena
annunciati e in sordina che hanno accompagnato gli appassionati
darte, i collezionisti, i direttori di museo, i semplici curiosi
che hanno varcato negli anni la soglia della Morone.
Le improvvisazioni e i ritmi musicali costituiranno un coronamento alto
per i quarantanni di questa storia, che qui vuole trovare ulteriore
stimolo per una attività continuativa di qualità che lo
staff della galleria intende condurre anche in futuro.
Si ringraziano vivamente
gli amici che collaborano alla festa:
- Antonio Vanni
- Caleidoscopio jazz management
- Percussion - Village
- Garage San Remo s.r.l.
- Cheli Scenografie Srl
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