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FRANCINE
MURY Hortus Rerum II
7 marzo - 5 aprile 2003
Aam Architettura arte moderna
I recenti cicli di
opere su carta di Francine Mury, realizzati tra il 2001 e il 2002, sono
dedicati al tema dell'origine della forma ed ispirati allo Yantra indiano.
Essi si iscrivono in una ricerca avviata negli anni Ottanta. I segni e
le geometrie sacre, così come l'approfondimento di testi di filosofia
e spiritualità dello Yoga, sono stati spunto per queste opere caratterizzate
da ritmiche sequenze di immagini simili che si muovono secondo i dettami
di una griglia iniziale prestabilita. Forme diafane, sovrapposte, contraddistinte
da ricerche cromatiche delicate, a volte più decise come nei rossi
e nei blu, accentuano la dimensione spirituale e meditativa di queste
carte. I fogli richiamano l'idea di lettura, allineandosi come codici
segreti ed evocando dimensioni scaturite da un percorso intimo, profondo.
La costruzione s'incontra con l'intuito, come indica l'artista: "Geometria
significa misura della terra. L'architettura delle forme dipende da un
mondo non materiale e nascosto, fatto di pura geometria. Questa svela
l'essenza della forma, recuperando qualcosa di originario".
In questi lavori la creazione s'identifica con l'esperienza del divenire.
Lo Yantra, come campo energetico, diventa guida alla percezione ed espressione
di elementi celati. Le forme nascono dalla natura, dalle leggi universali,
che si manifestano attraverso i ritmi, le risonanze e gli impercettibili
suoni.
Francine Mury nasce
a Montreux nel 1947. Frequenta le scuole dell'obbligo a Basilea, città
che avrà un ruolo centrale nella sua formazione. Studia arti visive
e grafica, dapprima in Inghilterra e in seguito a Basilea e a Berna.
Al termine degli studi lavora come grafica e illustratrice nel suo studio
a Le Landeron. Tra il 1983 e il 1988 vive e opera a Parigi, dedicandosi
in particolare alla pittura e frequentando un corso di incisione presso
la scuola Hayter. Sempre negli anni Ottanta soggiorna a Milano, ampliando
i suoi contatti con il mondo artistico. Nel 1987 si reca per la prima
volta in India. Da allora, diversi viaggi di studio le permettono di sviluppare
il suo interesse per l'arte e l'architettura indiane, come pure per la
filosofia e la spiritualità orientali.
Vive in Ticino dal 1989. Insegna presso il Dipartimento di Arte applicata
della SUPSI.Ha realizzato diverse mostre sia in Svizzera che all'estero.
La
mostra è realizzata in collaborazione con il Consolato Generale
di Svizzera a Milano, con il patrocinio dell'Istituto Svizzero di Roma
e con il sostegno di Pro Helvetia e del Cantone Ticino.
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