|
ICO
PARISI E GLI AMICI STORICI
26 ottobre - 30 novembre 2002
Como, Roberta Lietti Arte Contemporanea, via Diaz 3
Ico Parisi (Palermo
1916 - Como 1996) è stata una delle figure di spicco della cultura
comasca del'900. Già attivo presso lo studio Terragni nel 1936,
si laurea in architettura a Losanna nel 1950. Opera poi come architetto
(si ricordano, fra gli altri, il Padiglione soggiorno della Triennale
di Milano, 1954, la chiesa di Santa Maria dell'Osa a Fonteblanda di Grosseto,
1962, e le numerose abitazioni private), come designer (mobili, oggetti,
vetri, ecc.), come "uomo delle utopie" che affronta presente
e futuro con una serie di proposte provocatorie e ironiche. A lui e al
suo lavoro hanno prestato attenzione la Biennale di Venezia (1976), la
Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (1979), il Musée d'Ixelles
(1980), Documenta a Kassel (1982), il Centre Pompidou di Parigi (1983),
il Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano (1986), la Galleria Civica
di Modena (1990 e 1994), la Pinacoteca Civica di Como (1995).
Nei suoi interventi,
Parisi, indubbio protagonista della ricerca tra architettura e arte che
caratterizzò gli ultimi decenni del secolo scorso, ha sempre coinvolto
gli amici artisti, inserendo spesso il loro lavoro nelle sue architetture
o semplicemente promuovendone l'opera.
La mostra proposta
da Roberta Lietti Arte Contemporanea di Como segue le esposizioni dedicate
nel 1992 ai mobili zoomorfi e nel 1994 ai nudi di Parisi e vuole "ritrovare"
con lui - affettuosamente chiamato il Pa' dagli amici - quegli
artisti che ne hanno accompagnato l'attività negli anni "storici"
Cinquanta-Settanta, artisti con cui si realizzò un profondo sodalizio
d'arte e di amicizia.
L'attività
di Parisi è documentata nella rassegna da fotografie di interventi
urbani e installazioni, ma soprattutto attraverso disegni, chine, vetri
e ceramiche che ne illustrano il versante creativo, di artista e di designer.
In parallelo, per tracciare relazioni e contatti, ecco opere di personaggi
fondamentali dell'arte italiana del dopoguerra, come Lucio Fontana, Fausto
Melotti, Fulvio Bianconi, Mario Radice, Francesco Somaini e ancora Giò
Ponti, Umberto Milani e Luigi Veronesi, provenienti in buona parte dallo
studio e dalla casa di Ico Parisi.
Due disegni di Boccioni, inoltre, segnalano l'interesse di Parisi per
questo maestro, scomparso nello stesso anno della sua nascita, che, non
a caso, fu scelto per aprire (con una bella mostra di disegni, appunto)
la stagione feconda de "la Ruota" di via Diaz, lo spazio di
proposta di arte e design gestito da Ico Parisi e dalla moglie Luisa dal
1948 al 1995.
La mostra sarà
accompagnata da un catalogo introdotto da Luigi Cavadini, curatore dell'esposizione.
|
|