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OMAGGIO
A MANLIO RHO NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
27 ottobre - 1 dicembre 2001
Como, Roberta Lietti Arte Contemporanea - via Diaz 30
Ricorre quest'anno
il centenario della nascita di Manlio Rho (Como 1901-1957) e la Galleria
Roberta Lietti Arte Contemporanea celebra questo avvenimento con una mostra
curata da Luigi Cavadini che intende ripercorrere con esempi significativi
il suo interessante iter creativo. Rho è uno degli esponenti
del gruppo di artisti che a Como, a partire degli anni Trenta, svilupparono
una ricerca in ambito astratto geometrico, in sintonia con l'esperienza
in atto a Milano presso la Galleria del Milione. Con lui si possono ricordare
Carla Badiali, Aldo Galli e Mario Radice (fra i milanesi Reggiani, Ghiringhelli,
Bogliardi, Soldati, Fontana e Melotti), autori, ciascuno, di una autonoma
ricerca, avente alla base l'idea che l'arte potesse superare il condizionamento
del mondo reale e diventare valida per sé, in forza di una composizione
rigorosa e di un uso dei colori libero e originale.
Rho ha costituito
per i comaschi (questi e altri - pittori e architetti, fra i quali anche
Terragni) un importante punto di riferimento: nel suo studio ci si ritrovava
per discutere di arte e di architettura e certo utili potevano essere
i suoi suggerimenti per quanto riguardava i colori. Nella sua pittura
(ma anche nella sua professione di docente), infatti, ai colori viene
posta un'attenzione del tutto particolare che rende le sue opere quanto
mai singolari ed efficaci.
La mostra non solo
evidenzia questo fatto, ma documenta anche, attraverso schizzi e studi
a matita, il suo bisogno di "costruire" il quadro con grande
attenzione prima di confrontarsi in esso con il colore. Una trentina sono
le opere esposte: tra esse figurano piccoli studi ma anche dipinti di
grandi dimensioni (due importanti pannelli mai esposti, messi a disposizione
da DSM Italia di Como), opere pittoriche ma anche due marmi tratti da
rilievi in gesso del 1935. Fra le opere pittoriche spicca la Composizione
del 1933, senza dubbio uno dei capolavori assoluti dell'artista comasco.
La mostra resterà
aperta dal 27 ottobre all'1 dicembre, tutti i giorni, esclusi domenica
e lunedì, dalle 10.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.
Nato a Como
nel 1901, Manlio Rho frequenta diverse scuole tecniche, ma, artisticamente,
si forma allšIstituto Carducci di Como. Dal 1918 si dedica all'insegnamento
di arte decorativa e applicata. Segretario-economo del Regio Istituto
nazionale di setificio Paolo Carcano dal 1923, nel 1929 diviene capo del
reparto stampa della tessitura serica Aliverti & Stecchini, ruolo
che manterrà fino al 1942, anno in cui si dimette dal ruolo di
segretario-economo. Dal 1933 la pittura di Rho si volge all'astrattismo
e le sue opere vengono accolte in importanti rassegne. Collabora con Radice
all'allestimento della "Mostra di pittura moderna italiana"
nel 1936, alla "Mostra coloniale per il I annuale della vittoria
imperiale" nel 1937, e promuove nello stesso anno, insieme con Sartoris
e Radice, la rassegna "La pittura nella scuola moderna di Milano".
Aderisce nel 1938 al gruppo "Valori Primordiali" e due anni
dopo firma insieme ad insigni esponenti dell'astrattismo comasco il "Manifesto
del gruppo primordiali futuristi Sant'Elia". Dal '42 al '57, anno
della morte, l'artista insegna disegno ornamentale-artistico presso l'Istituto
tecnico industriale statale di setificio di Como.
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