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NIGEL RITCHIE Scultore
Grono (Ct. Grigioni,
Svizzera), Torre Fiorenzana
20 luglio 18 ottobre 2008
Per informazioni:
tel. +41.(0)91.8272035
Importante appuntamento
per tutta lestate alla Torre Fiorenzana di Grono, località
del Canton Grigioni a poco più di 40 chilometri da Lugano, sulla
strada per il San Bernardino, dove a partire da sabato 19 luglio sarà
proposta lopera di Nigel Ritchie, interessante scultore inglese
che da oltre trentanni vive a lavora in Francia a Saint-Paul de
Vence, località particolarmente nota per aver ospitato un gran
numero di maestri del Novecento, da Chagall a Matisse, da Picasso a Leger.
A Saint-Paul Ritchie
ha avuto loccasione di importanti incontri, tra cui quello fondamentale
con André Verdet - pittore, scultore, poeta e critico darte
- che lo ha introdotto tra gli artisti attivi sulla Costa Azzurra e lo
ha sollecitato, come fece anche Henri Moore nel 1977, a portare avanti
il suo impegno di scultore.
Una trentina sono
le opere esposte in questa occasione, che raccontano il divenire della
scultura di Ritchie dal 1980 ad oggi. Quasi tutte in legno (presenti anche
alcune realizzazioni in bronzo e pietra), le opere proposte mostrano chiaramente
il lavoro appassionato che sta a monte: lartista scrive in
catalogo Luigi Cavadini si lascia guidare dalle forme che
sente dentro. Dentro di sé, ma anche dentro quel pezzo
di tronco o quel sasso o marmo che ha di fronte
Lartista si
lascia guidare dalla diversa densità del legno, dalle venature
che man mano vengono allo scoperto, dai nodi e dalle fratture. La sua
azione non è mai di prevaricazione ma di assecondamento. I nodi
vengono aggirati, le fratture diventano pieghe, le venature definiscono
la pelle della scultura.
Il risultato ottenuto
è sorprendente e permette di inquadrare la sua ricerca in quella
astrazione organica che ha fra i suoi esponenti principali Henri Moore
e Jean Arp. Ritchie opera estraendo dallinforme le sue creature
che risultano in continuo divenire in quanto accumulo di elementi che
sembrano maturare gli uni dagli altri e richiamano, nel loro proporsi,
la gemmazione delle cellule, che precede il distacco e quindi la
definizione di nuovi individui.
Un piccolo spazio
in mostra è inoltre riservato ad André Verdet, figura storica
dellarte europea che ha avuto su Ritchie un influsso estremamente
positivo, e a Nadine Vivier, la compagna dellartista che sviluppa
in pittura temi interrelati con quello dello scultore.
La mostra, che è
organizzata dalla Fondazione Museo Moesano e dalla Sezione Moesana della
Pro Grigioni Italiano, è sostenuta dal Promovimento per la cultura
del Cantone dei Grigioni, dal Comune di Grono, e dalla Banca Raiffeisen
del Moesano.
Linaugurazione
è prevista per sabato 19 luglio alle ore 18. La rassegna sarà
poi visitabile fino al 14 settembre nei pomeriggi di mercoledì,
sabato e domenica ore 16-19 e su appuntamento (091.8272035).
Il catalogo che accompagna
la mostra è introdotto dai testi di Reto a Marca, coordinatore
della mostra, e di Luigi Cavadini e propone anche una antologia di testi
critici firmati da André Verdet, Michel Gaudet, Walter Schönenberger
e Frédéric Altmann.
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