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CAMILLE CLAUDEL ET RODIN.
Lincontro di due destini
Martigny, Fondation Pierre
Gianadda
3 marzo 11 giugno 2006
Informazioni : 0041.27.7223978
(in Italia : 031.269393)
Sito internet: www.gianadda.ch
Camille Claudel (1864-1943)
conosce Auguste Rodin (1840-1917) nel 1882, quando ha solo 17 anni. In
quel tempo Rodin vanta già un considerevole riscontro e, riconosciuto
il talento della giovane donna, la assume come collaboratrice per la realizzazione
delle due importanti commissioni che lo stavano impegnando a fondo, La
Porte de l'Enfer e Les Bourgeois de Calais.
La relazione professionale e pedagogica che unisce Rodin a Camille, si
va via via approfondendo per divenire infine una passione reciproca senza
misure. Per dieci anni i due scultori vivranno e creeranno in uno stato
di simbiosi sorprendente. Lo dicono le loro opere: L'Eternel printemps,
Je suis belle o La Valse parlano di amore e di passione condivisa.
Malgrado il fervore artistico e sentimentale che lega Rodin e Claudel,
la fine del secolo vedrà attenuarsi la passione e deteriorarsi
i loro rapporti. Entrambi continueranno ad arricchire le proprie opere,
ma lavoreranno in maniera sempre più indipendente, mentre le crisi
di gelosia dellinnamorata diventeranno sempre più violente.
Rodin non smetterà mai di produrre, mentre Camilla sarà
poco a poco paralizzata da una sofferenza interiore che imporrà
il silenzio alle sue mani. Seguiranno per lei linternamento e lisolamento;
per lui un dolore empatico. Ossessionato dal volto di Camille, Rodin fisserà
la sua bellezza diafana in sontuosi busti di gesso, di marmo e di bronzo.
Soffrirà fino allultimo daver visto estinguersi lardore
creativo che bruciava nelle vene di colei che egli aveva soprannominato
una volta « la mia feroce amica » e che considerava una donna
di genio.
La mostra Camille
Claudel et Rodin: la rencontre de deux destins, proposta alla Fondation
Pierre Gianadda di Martigny dal 3 marzo all11 giugno prossimi, vuole
portare alla luce proprio questa storia tempestosa e nello stesso tempo
feconda. Mentre Rodin ha realizzato migliaia di pezzi lungo la sua attività,
Camille ha lasciato una produzione più ridotta ma non meno significativa.
Attraverso un percorso cronologico - articolato nelle sezioni Prima
dellincontro, Il tempo della felicità, Il tempo della tempesta,
Camille Claudel: laffrancamento e «Egli non ha amato che voi»
- i visitatori scopriranno due percorsi artistici possenti e indissociabili,
nellambito dei quali il dialogo tra i due artisti è proseguito
per più di un quarto di secolo, abbracciando diversi periodi di
creatività.
Le opere realizzate
prima dellincontro tra maestro e allieva lasciano intravedere una
Camille timida e un Rodin già nel pieno possesso del suo talento.
Sono quindi i sublimi tesori generati da un decennio di folle felicità
ad occupare unampia parte della mostra, mostrando tutta linfluenza
dellincanto amoroso sui due scultori.. Tempi tempestosi fanno seguito
a volte ai giorni di sole, facendo scoprire alcune delle opere più
sofferte concepite da Camille Claudel.
Lultima parte mette in luce mette in luce laffrancamento della
scultrice, quando tenta di prendere le distanze da Rodin. Anche se soffre
atrocemente di solitudine e di rabbia, realizza pezzi magnifici, fusione
sapiente di fragilità e di maturità.
Nel 1932 leditore e mercante darte Eugène Blot indirizza
a Camille Una lettera stupenda e toccante nella quale le dice, parlando
della sua scultura L'Implorante; "Un giorno in cui Rodin mi
venne a trovare, io lho visto immobilizzarsi allimprovviso
davanti a questo ritratto, contemplarlo, accarezzarne dolcemente il metallo
e piangere. Sì, piangere. Come un bambino. Sono quindici anni che
è morto. In realtà, egli non ha amato che voi, Camille,
oggi lo posso dire (
) Il tempo rimetterà tutto a posto. »
Non si poteva trovare una dichiarazione più toccante di questa,
« Egli non ha amato che voi », come titolo per la sezione
conclusiva della mostra, che ha come epilogo Lesilio di Camille,
la gloria di Rodin in cui esplode il contrasto tra linternamento
della donna nel ricovero psichiatrico e limmensa notorietà
di Rodin.
La mostra rende evidente
linfluenza che i due scultori hanno esercitato luno sullaltro
e attraverso fotografie e lettere si ha loccasione di penetrare
la loro intimità. Soprattutto, però, sono le centoventi
opere a raccontare la storia dei due artisti risoluti a trovare una propria
strada, unica, forte, senza concessioni.
La mostra è
stata organizzata dal Museo nazionale di belle arti del Québec
con il musée Rodin di Parigi, in collaborazione con il Detroit
Institute of Arts e con la Fondation Pierre Gianadda di Martigny.
Il progetto espositivo, diretto da Line Ouellet, direttrice delle mostre
e delleducazione al Museo di Quebec, è stato curato da Yves
Lacasse, direttore delle collezioni e della ricerca del Museo stesso e
da Antoinette Le Normand-Romain, conservatrice generale delle sculture
del Musée Rodin di Parigi.
Il catalogo della
mostra presenta le riproduzioni a colori di tutte le opere esposte e fa
il punto sulle relazioni sia personali che artistiche che sono intercorse
tra Camille Claudel e Auguste Rodin e che, a partire dal loro incontro
nel 1882, segnarono le rispettive carriere (prezzo di vendita CHF 45.--
circa. € 30.00).
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