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ESPRIT SPHÉRIQUE. Sfere
dalla Collezione Legler, Bergamo
a cura di Franco Rogantini
Lugano, Galleria
Gottardo, Viale Stefano Franscini 12
27 settembre - 23 dicembre 2006
tel. +41.91.8081988
Orari d'apertura:
martedì 14.00 - 17.00; mercoledì - sabato 11.00 - 17.00.
Chiuso domenica e lunedì.
Aperto anche durante i giorni festivi del 1 novembre e dell'8 dicembre
Entrata libera.
Catalogo: edito da
Galleria Gottardo in coedizione con la Casa Editrice Charta, versione
bilingue italiano-inglese, a cura di Marisa Bertoldini.
Disponibile presso Galleria Gottardo a Lugano e distribuito dalla Casa
Editrice Charta.
Progetto del catalogo
e dellallestimento: Theredbox Communication Design, Lugano
Galleria Gottardo,
Fondazione per la Cultura della Banca del Gottardo presenta, dal 27 settembre
al 23 dicembre 2006, la mostra Esprit Sphérique, sfere dalla
Collezione Legler di Bergamo.
Il nome, Esprit Sphérique, intende esprimere tutta la ricchezza
e lintensità materiale e concettuale che loggetto sferico
assume in sé. Si tratta infatti di sfere che abbracciano tipologie
molto diverse: da quelle usate nei giochi, a quelle prodotte da artisti,
da quelle ad uso militare, a quelle dal significato magico-religioso,
fino a quelle di alto artigianato. La moltitudine e laccumulo di
questi oggetti, tutti raccolti quasi ossessivamente dai collezionisti
nel corso degli anni, in numerosi paesi del mondo, presentano da una parte
unofferta di esperienza precisa e concreta ma anche suggestiva ed
evocatrice di sensazioni e di riflessioni, che hanno come punto di partenza
una fisicità particolarissima: la forma della sfera.
La mostra si presenta dunque decisamente contrassegnata dallattenzione
esclusiva per una forma ma allo stesso tempo e subito si dimostra aperta
alle molteplici sollecitazioni che essa riesce a suscitare: in ambito
artistico, ma anche in quello della cultura materiale e delle connessioni
teoriche, culturali, scientifiche e sociali, dove forma e materia, simbolo
e sostanza si mescolano e si confondono.
Questa ricchezza di segno e di significato ha spinto gli organizzatori
a realizzare intorno al tema della sfera una pubblicazione puntuale, che
costituisse non solo il riferimento preciso agli oggetti e alle opere
esposti alla Galleria Gottardo, ma si aprisse anche a riflessioni ulteriori,
che andassero a indagare in varie discipline quale fosse il motivo profondo
per cui questo oggetto godesse di richiamo tanto condiviso. Il volume
si articola secondo la stessa duttilità di interpretazione ed ospita
riflessioni e considerazioni ad opera di autorevoli rappresentanti della
cultura contemporanea internazionale.
Esprit Sphérique diventa allora una sorta di indispensabile
pretesto per ripensare la sfera come luogo di pura geometria, di intensi
significati, di storie, di invenzioni, di rimandi simbolici, mentre la
pubblicazione raccoglie questi pensieri, cercando di restituire nella
variazione dei contributi unimmagine più ricca e completa
dello spirito sferico.
Allinterno della mostra, la collezione è inoltre accompagnata
da una rassegna di opere che completano il punto di vista dellarte
su questo stesso tema. Da una parte sono presenti opere, generosamente
prestate da Musei internazionali, di autori del periodo surrealista antecedenti
la seconda guerra mondiale, e dallaltra quelle di un esiguo ma significativo
gruppo di artisti svizzeri del dopoguerra, facenti parte della Collezione
Banca del Gottardo.
Il titolo della mostra, Esprit Sphérique, contiene
in sé una forte indicazione a considerare la sfera non solo come
una figura solida formata da tutti e soli i punti dello spazio aventi
da un punto fissato distanza minore o uguale di un segmento dato,
quanto piuttosto a valutare il complesso di significati che da questa
pura forma, resa qui in modo concreto, discendono.
A partire da un concetto di perfezione, di assenza di asperità,
di compiutezza, aprendosi per esempio allambiguità di concavo/convesso
o di contenente/contenuto, il tema della sfera porta con sé valenze
complesse, anche di differenti tenore, validità, o grado di astrazione,
che la collezione Legler in tanti esempi riesce a testimoniare, veicolandole
in una materialità straordinariamente ricca e inattesa.
La varietà degli esempi a disposizione ha indotto i responsabili
della mostra ad indagare a fondo il tema della sfericità, rintracciando
alcuni percorsi secondo cui essa, pur rimanendo sempre uguale a se stessa
nel corso del tempo e attraverso tante culture, ha potuto con tanta forza
e con tanta duttilità essere presente in campi materiali diversi:
dal gioco al lavoro, dalla guerra alla geometria, dalle immagini delluniverso,
alla funzione talismanica, allarte.
Con molta generosità alcuni rappresentanti insigni della cultura
contemporanea hanno accolto la proposta ad approfondire il tema della
sfera dai diversi punti di vista, allinterno della monografia realizzata
appositamente. Nella varietà dei rispettivi ambiti disciplinari
e sensibilità culturali hanno offerto un contributo originale ed
efficace, che dà testimonianza, ancora una volta, della ricchezza
di spunti tematici che la sfera sa attivare e che qui sono esemplificati
in scritti di diversa derivazione e trattazione, ognuno di per sé
esemplare e unico, per quanto tutti orientati a uno stesso tema. Si tratta
ovviamente di unindagine circoscritta, certo parziale, che lascia
tuttavia intravedere moltissimi sviluppi e aperture su un tema che attraversa
molte esperienze storiche e concettuali.
Il volume-catalogo tende dunque a un duplice scopo: vuole, da una parte,
costituire una catalogazione puntuale degli oggetti e delle opere esposti
e valorizzarli con immagini di grande qualità; dallaltra
intende, tramite i diversi contributi teorici, farci cogliere orizzonti
inediti, anche se in parte sovrapposti.
In occasione dellesposizione Esprit Sphérique,
come già nella mostra Oltre Bering. Le colonie russe del
Nord Pacifico, proposta nel 2004, la Galleria Gottardo, oltre
ad assolvere il suo ruolo istituzionale di promotrice darte, accoglie
nel proprio raggio di attenzione in modo organico, la riflessione teorica,
questa volta intorno al tema della sfera, con un interesse che va ben
oltre lo specifico ambito di pertinenza della mostra stessa. Ma forse
è proprio questo il vero compito di una Fondazione come Galleria
Gottardo: dare voce alle affermazioni dellarte e del lavoro umano,
ma anche recepire le sollecitazioni e gli stimoli che da queste riescono
a levarsi.
Gli autori dei diversi
saggi sono, in ordine alfabetico: Brahim Alaoui, Direttore dellInstitut
du Monde Arabe, Parigi; Carla Burani, critico darte, Lugano; Laura
De Carlo, Professore Ordinario di Geometria descrittiva, Facoltà
di Architettura, Roma La Sapienza; Ubaldo Fadini, Professore
Associato di Estetica contemporanea, Università degli Studi di
Firenze; Mino Gabriele, Professore Ordinario di Iconologia e iconografia,
Università degli Studi di Udine; Marco Garzonio, analista e psicoterapeuta;
Giorgio Israel, Professore Ordinario di Storia della matematica, Università
di Roma La Sapienza; Llillian Llanes, fondatrice e direttrice
del Centro Wilfredo Lam, Cuba e Membro della Giuria della 51ma Biennale
di Venezia 2005; Marco Lorandi Bedogni Pietri, Professore Associato di
Storia dellarte contemporanea, Università degli Studi di
Bergamo; Giuseppe O. Longo, Professore Ordinario di Teoria dellInformazione,
Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Trieste;
Tomás Maldonado, Professore Emerito, Politecnico di Milano; Vittorio
Marchis, Professore Ordinario di Storia della tecnologia, Politecnico
di Torino; Christoph Riedweg, Professore Ordinario di Filologia classica/Grecistica,
Università di Zurigo e Direttore dellIstituto Svizzero di
Roma; Philip Rylands, Direttore della Peggy Guggenheim Collection, Venezia.
Galleria Gottardo,
fondazione per la cultura della Banca del Gottardo, dal 1989 organizza
mostre in collaborazione con musei, enti culturali e collezionisti. In
più di dieci anni ha esplorato lattività dellUomo
con mostre di qualità con lintento di fissare lo sguardo
sulle innumerevoli sfaccettature dellarte e della fotografia,
delletnografia e dellarcheologia, del design e di oggetti
particolari che sono, con gli anni, divenuti fonte di interessanti collezioni.
La sua attività editoriale ha assunto un carattere importante nel
complesso della sua produzione con particolare attenzione, nei testi e
nellimpaginato, alla qualità dei propri cataloghi.
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