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ENRICO DELLA TORRE. Dipinti,
disegni e incisioni
GIULIA NAPOLEONE. Opere su carta e incisioni
9 novembre 2001 - 3 febbraio 2002
Bellinzona (Svizzera), Museo Villa dei Cedri, piazza San Biagio 9
La presentazione di
due fondi monografici di artisti contemporanei segna la tendenza del museo
a collezionare in profondità, come è avvenuto in precedenza
per Massimo Cavalli (1996) e per Renzo Ferrari (1999). Con la costituzione
dei fondi dedicati rispettivamente a Enrico Della Torre, che vive a Milano,
e a Giulia Napoleone, residente invece a Roma - artisti peraltro entrambi
noti e apprezzati in Svizzera, e nella Svizzera italiana in particolare
- Villa dei Cedri ribadisce la volontà di operare nel solco di
un discorso regionale aperto, sensibile alle esperienze di segno individuale
e nella costante attenzione alla qualità espressiva.
DONAZIONI
All'origine dei due nuovi fondi, messi a punto nel corso di quest'anno,
vi è la ragguardevole donazione da parte degli artisti. Enrico
Della Torre, unitamente alla moglie Christa, ha destinato a Villa dei
Cedri 110 sue opere tra dipinti, disegni e incisioni, comprese nell'arco
cronologico che va dal 1953 al 2000, delineando così un'antologia
ideale della sua produzione. La donazione di Giulia Napoleone è
interamente costituita da opere su carta, mezzo espressivo privilegiato
dell'artista: 50 titoli per un totale di 90 fogli tra acquerelli, inchiostri,
pastelli e incisioni, eseguiti dal 1975 al 2001.
Entrambi riconducibili a una linea di astrazione lirica, liberamente interpretata,
Della Torre e Napoleone condividono il doppio registro linguistico della
pittura e dell'incisione, campo questo in cui si distinguono per il rigore
e la pulizia formale; in particolare l'artista romana si segnala per un
originale approccio esecutivo, con l'adozione delle inusuali tecniche
del punzone e del bulino.
ENRICO DELLA TORRE
Dopo un breve esordio in affinità con l'informale di ispirazione
naturalistica, Enrico Della Torre (nato a Pizzighettone, in provincia
di Cremona, nel 1931 e residente a Milano dall'epoca degli studi a Brera,
nei primi anni Cinquanta) avvia, in tutta indipendenza, una meditata ricerca,
tesa all'essenzialità dell'immagine. Il suo è un percorso
che lo conduce a esiti personali, ben sintetizzati nella definizione,
data da Roberto Tassi, di "lirica razionalità". Le sue
immagini, sottoposte a un incessante rinnovamento, stemperano lungo gli
anni il filo che le lega al mondo visibile, lasciando affiorare un complesso
e profondo universo interiore, regolato da un grande senso dell'equilibrio
compositivo. Seguito dalla critica più attenta (da Franco Russoli,
a Guido Ballo, a Marco Valsecchi, Elda Fezzi, al citato Tassi e a molti
altri) e da collezionisti importanti tra i quali ha figurato anche Lamberto
Vitali - uno dei maggiori estimatori di Morandi, a sua volta tra gli artisti
più ammirati da Della Torre - Enrico Della Torre si è visto
dedicare una mostra antologica presso la Neue Pinakothek di Monaco di
Baviera nel 1987, a coronamento di una sua presenza nell'area germanica
consolidata negli anni, e una mostra personale con opere dal 1956 al 1989
al PAC (Padiglione di arte contemporanea) di Milano nel 1989. Un tratto
peculiare del lavoro di Enrico Della Torre risulta essere il filo diretto
mantenuto con l'espressione letteraria e poetica, che lo ha portato a
realizzare parecchie edizioni originali per testi fra gli altri di Novalis,
Pascoli, Pound, Sbarbaro, Sanesi, Volponi.
GIULIA NAPOLEONE
Anche per Giulia Napoleone (nata a Pescara nel 1936, si trasferisce a
Roma, dove ha compiuto i suoi studi artistici, nel 1957), continuo e fecondo
appare il rapporto con la poesia, sfociato pure nel suo caso in parecchie
cartelle e libri originali dedicati a composizioni di autori classici
(Lucrezio, Baudelaire, Mallarmé...) e contemporanei. Nella sua
opera, caratterizzata da una estrema finezza di tocco e da impalpabili
trame di segni, la suggestione del paesaggio naturale viene completamente
trasfigurata, eppure mantenuta integra nella sua forza evocativa, per
intervento di una modulazione ritmica, affidata a un sottile "alfabeto"
grafico e unita ad una sottesa tensione geometrica. La metodica, certosina
tecnica esecutiva costituisce una dimensione aggiuntiva al valore espressivo
nell'opera di Giulia Napoleone, mentre la riduzione cromatica al gioco
del bianco e nero e alla dominante dei toni azzurri ha per effetto di
esaltare la luminosità dei fogli dell'artista. Del lavoro di Giulia
Napoleone si sono occupati Dario Durbé, Franco Russoli, Giulio
Carlo Argan, Carlo Bertelli e numerosi altri esponenti del mondo culturale
e letterario, al quale Giulia Napoleone è da sempre vicina. Nel 1997 l'Istituto
Nazionale per la Grafica di Roma le ha dedicato una vasta mostra antologica
risalente fino al 1963.
CATALOGHI
I due nuovi fondi in collezione a Villa dei Cedri sono registrati e illustrati
in due distinte pubblicazioni edite da Pagine d'Arte. Il volume dedicato
a Enrico Della Torre contiene scritti di Carlo Bertelli, Matteo Bianchi,
Gianfranco Bruno, Rosa Pierno e Maria Will, curatrice del catalogo. Sull'opera
di Giulia Napoleone intervengono Antonella Anedda, Matteo Bianchi, Rosa
Pierno, Maria Will e Claudio Zambianchi, che con Lucia Presilla ha curato
il catalogo.
TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
In contemporanea alle mostre dedicate a Enrico Della Torre e a Giulia
Napoleone, il museo propone una scelta di opere tra fine Ottocento e primo
Novecento appartenenti alla raccolta di Villa dei Cedri, con speciale
attenzione agli importanti depositi concessi dalla Confederazione svizzera.
Si potranno ammirare, fra gli altri, dipinti di Edoardo Berta (1867-1931),
Pietro Chiesa (1876-1959), Plinio Colombi (1873-1951) e Luigi Rossi (1853-1923),
insieme all'inedita, notevole tela di Adolfo Feragutti Visconti (1850-1924),
La signora delle ortensie (1920-1921), comparsa in pubblico per l'ultima
volta nel 1924: conservata in collezione privata è stata di recente
generosamente donata a Villa dei Cedri. Di considerevole interesse il
trittico di Pietro Chiesa, risalente al 1908 circa, e i due grandi pastelli
di Augusto Sartori (1880-1957) ricevuti in deposito da collezione privata.
La rassegna, intitolata Aspetti della collezione. Secondo tempo,
presenta anche carte dal Fondo Edoardo Berta - fondo reso possibile dalla
disponibilità degli Eredi Berta - ed è corredata dal Bollettino
dell'Associazione Amici di Villa dei Cedri, n. 5-6.
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