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TRADITORI DEL SEGNO. V.Agnetti - G.Baruchello - C.Costa - V.Ferrari - R.Johnson
11 giugno - 19 luglio 2013
Milano, Galleria
Blu (Via Senato 18)
Informazioni: tel. 02.76022404 e 02.76020028 - galleriablu@fastwebnet.it
La Galleria Blu prosegue la ricerca sulla scena artistica degli anni sessanta e settanta, presentando alcuni autori su cui posare un nuovo sguardo critico.
In mostra sono esposti ricercati lavori di Vincenzo Agnetti, Gianfranco Baruchello, Claudio Costa, Vincenzo Ferrari e Ray Johnson, artisti che lavorano sul linguaggio compiendo una serie di operazioni di tradimento della funzione comunicativa della parola. Non più chiarezza dunque - come ci si aspetta da un sistema linguistico appositamente creato dagli uomini per evolvere o semplicemente per intendersi - ma dubbio, interrogativo e apertura.
Se Agnetti prende di mira l’oggetto quadro portandolo fuori dalle sue tradizionali possibilità espressive, Baruchello e Ferrari presentano campionari di segni che simulano una scrittura significante: tasselli di colore, false didascalie, segnali e figure disposti in modo lineare. Costa costruisce piccole teche di reperti antropologici, anch’essi significanti solo in parte, in un ambito di impressioni intuitive sul passare delle ere, delle vicende umane e delle abitudini.
Infine, il lavoro dell’americano Ray Johnson, fondatore della mail art, porta ad un ulteriore “tradimento”, in questo caso del sistema di ricezione dell’arte: la mail art è già un fatto artistico, perché sottrae l’oggetto artistico dai suoi luoghi e dai suoi tempi (citando lo stesso Johnson “Mail Art has no history, only a present”).
Così per tutti gli artisti in mostra, il linguaggio e i suoi sistemi di trasmissione, diventano parenti del gioco, un gioco serio, che ci allontana dalla tentazione di giustificare, interpretare o comprendere i segni in modo convenzionale.
Lorena Giuranna
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