DAVIDE NIDO - DANY VESCOVI
TEXTURESComo, Palazzo del Broletto, Piazza Duomo
29 giugno – 27 luglio 2003

Sabato 28 giugno si inaugura a Como presso il Palazzo del Broletto, Piazza del Duomo, la mostra “Davide Nido - Dany Vescovi: Textures” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como in collaborazione con L’Associazione Internazionale della Seta-Delegazione Italia (A.I.S), in concomitanza con il Congresso Mondiale della Seta che si terrà a Como dal 14 al 16 luglio 2003.

Davide Nido (Milano, 1966) e Dany Vescovi (Milano 1969) appartengono alla nuova generazione di artisti, sviluppatasi soprattutto in area milanese, che dalla fine degli anni Novanta si è imposta all’attenzione del pubblico e della critica per il ritorno al “fare pittura”.

Entrambi annoverano nel loro nutrito curriculum mostre di alto livello sia in gallerie di fama internazionale sia in prestigiose sedi istituzionali. Valga per tutte la recente partecipazione di entrambi alla rassegna “Pentathlon - nuova palestra artistica milanese” presso il Museo della Permanente di Milano, mostra che li ha portati alla ribalta della critica tanto da essere considerati veri e propri “maestri” dell’arte emergente ed essere annoverati nel “Dizionario della Giovane Arte Italiana“, a cura di Luca Beatrice, che sarà presentato a MIART e alla ART/34/ BASEL di Basilea. La scelta di questi due artisti per l’esposizione di Como non nasce esclusivamente da un netto ritorno d’interesse verso la pittura nelle sue molteplici forme di ricerca sui temi o sui materiali, ma soprattutto dall'evidente rapporto tra il risultato pittorico della loro ricerca (figurativo “floreale” per Vescovi, più orientato sull’astrazione e quasi etnico per Nido) e il “prodotto” serico, nelle sue infinite declinazioni.
Per questo motivo la possibilità di riportare su seta le loro opere trova fertilissimo terreno nella cultura tessile di Como e si ricollega idealmente ai lavori di grandi artisti italiani del passato che hanno dato ispirazione a prestigiose creazioni tessili, ribadendo così lo stretto, antico ma sempre più attuale, legame tra arte e moda.

In mostra una trentina di opere di grande e medio formato in parte provenienti da collezioni private, in parte realizzate appositamente per l’evento.

La mostra è documentata in un catalogo a colori introdotto da testi di Emma Gravagnuolo e Maurizio Sciaccaluga.