Giovan Battista Discepoli detto lo ZOPPO DA LUGANO (1590-1654). Un protagonista della pittura barocca in Lombardia
14 settembre - 25 novembre 2001
Rancate, Svizzera Pinacoteca cantonale "Giovanni Züst"

Si inaugurerà giovedì 13 settembre presso la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate, la mostra dedicata a Giovan Battista Discepoli detto lo Zoppo da Lugano (1590-1654).

Con questa iniziativa il museo procede su un percorso ormai consolidato, quello volto all'illustrazione dell'opera di artisti ticinesi del passato, già in parte noti, ma non ancora indagati e presentati nella loro interezza. Si pensi alle mostre tenute negli anni appena trascorsi e dedicate a Giovanni Serodine (1993), Giovanni Battista Bagutti (1994), Carlo Innocenzo Carloni (1997), Paolo Pagani (1998), Julien de Parme (1999). La rassegna sarà la prima ricognizione dedicata a Giovan Battista Discepoli, uno dei protagonisti più originali ed affermati della pittura del Barocco lombardo, attivo tra il Canton Ticino e la Lombardia nei decenni centrali del Seicento. Fu artista di grande raffinatezza, capace di coniugare l'intenso patetismo della scuola borromaica milanese con le delicate suggestioni cromatiche della pittura vandyckiana.

La mostra comprende circa cinquanta opere tra oli e disegni dell'artista e tele di protagonisti lombardi coevi, selezionati con l'intento di individuare con chiarezza il contesto culturale e il clima figurativo nel quale il Discepoli ebbe ad operare. Tra gli altri rappresentati ricordiamo Francesco Cairo, Carlo Francesco Nuvolone e Johannn Christoph Storer, artista originario di Costanza che intorno alla metà del secolo lasciò notevoli testimonianze nel territorio milanese.

La ricostruzione della vicenda artistica dello Zoppo si presenta particolarmente interessante: alla giovanile Annunciazione della chiesa di Sant'Antonio a Lugano, sono affiancate in mostra le tele del periodo della sua maturità, come i tre sorprendenti dipinti di tema francescano della chiesa di San Vittore al Corpo di Milano, del 1646, restaurati per l'occasione, e che, insieme alle successive tele di San Gottardo di Corbetta e alla bellissima Adorazione dei Magi del Castello Sforzesco di Milano (1651-1652), evidenziano la capacità dell'artista di attingere ad un colorismo vibrante e con effetti espressivi di notevole suggestione, perfettamente in linea con la nuova sensibilità barocca.
In mostra figureranno anche dipinti ritrovati in questi ultimi anni e sostanzialmente sconosciuti come la luminosa pala della Madonna del Carmine e Santi della chiesa di San Pietro in Luino, la Madonna col Bambino e i santi Grato e Bernardo di San Grato di Lortallo (Novara) e il San Giovanni Battista di Cusino (Como). A dar conto anche della fortuna del Discepoli presso il collezionismo privato del suo tempo, verranno presentati alcuni dipinti di piccolo formato, tra i quale spicca la Sibilla conservata presso le civiche Raccolte d'Arte del Castello Sforzesco di Milano: un'immagine di seducente freschezza pittorica che in mostra sarà posta a confronto con altre analoghe invenzioni di pittori lombardi del tempo.
Fra i prestatori sono da annoverare numerosi musei italiani, tra i quali la Pinacoteca di Brera, la Pinacoteca Ambrosiana e la Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano; i Musei Civici di Pavia; la Galleria Sabauda di Torino; i Musei Civici di Como, varie chiese (Sant'Antonio di Lugano, San Vittore al Corpo di Milano, Santuario di S. Maria dei Miracoli di Corbetta, San Biagio di Caprino Bergamasco, San Pietro di Luino, San Giorgio di Como, San Giovanni Battista di Cusino) e alcuni avveduti e raffinati collezionisti privati.

La mostra è curata da Francesco Frangi e Anna Bernardini con il coordinamento di Mariangela Agliati Ruggia, conservatrice della Pinacoteca Züst di Rancate. Il catalogo, che costituisce la prima monografia dell'artista, è edito da Skira.

Grazie al prezioso contributo della Pinacoteca Züst e della Regione Lombardia si è avuta la possibilità di restaurare, riportandole allo splendore originario, opere collocate in territorio lombardo che versavano in gravi condizioni di conservazione come le tele di San Vittore al Corpo, le tele del santuario di Corbetta, la Pala di San Giorgio in Borgovico a Como, la Madonna del Carmine e Santi della chiesa di San Pietro a Luino e Le anime purganti della chiesa di S. Biagio di Caprino Bergamasco.


Il piccolo borgo di Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio. Percorrendo l'autostrada Milano-Lugano si esce a Mendrisio: prendendo la prima strada a destra e mantenendo sempre la destra si giunge in poco pił di 1 km nel centro di Rancate. La Pinacoteca è all¹inizio della piazza della Chiesa Parrocchiale, alla sinistra della strada.